1. Maria la mia vicina di casa amante dei clisteri..


    Data: 22/03/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: Clisterium, Fonte: Annunci69

    ... profondo, e mi disse. “Sono stupita e fiera di te. Hai vinto. Non immaginavo tu potessi farcela. È pur vero che sei abituato e ami i clisteri, ma più di quattro litri e mezzo non li tengo neanche io. Solo mia madre e credo mio padre, riescono in questa impresa. Hai diritto a un regalo supplementare. Sapendo però che io sono vergine e quel fiore non posso e non voglio dartelo” .
    
    Le dissi:” Maria come ricompensa mi hai già premiato con il tuo abile gioco di mani. Quello che vorrei è fare qualche cosa che ti ricordi di me, rispettando la tua verginità. Lascio a te propormi un tuo desiderio”
    
    Maria sorridendo mi rispose: ”anche io vorrei ricordarmi di questo momento. Ho pensato a un enorme regalo per te. Io sono vergine anche nel mio di dietro, e mi piacerebbe donartelo come ricompensa e anche mio piacere, se sei d’accordo.”
    
    Quasi svenivo, non avrei mai immaginato che si potesse fare. Io prendere il suo bel culo, con il mio cazzone rigido, incredibile. L’abbracciai e le diedi un bacio sulla bocca. Le bisbigliai all’orecchio che sarebbe stato il più grande dei regali. Maria mi disse: ” Bene allora facciamolo. Io sono già pulita, visto che mi sono fatta una pera prima che tu arrivassi. Adesso devi prima ben lubrificare il mio forellino. Fai adagio, ti prego, perché’ il tuo coso li ha delle belle dimensioni e non vorrei mi facessi male. D’accordo??”
    
    La baciai e la tranquillizzai. Misi la spugna per terra, nel mentre, lei si spogliò sino a restare nuda. Ci sdraiammo ...
    ... entrambi sul fianco sinistro. Io dietro di lei. Cominciai da dietro ad accarezzare i suoi seni, e titillare i suoi capezzoli, mentre la baciavo dolcemente sul collo. Feci scorrere le mie mani sul suo ventre e poi, le carezzai l’esterno della sua vagina, gonfia e palpitante. Trovai il suo bottoncino e cominciai a sollecitarlo con la punta delle dita della mano destra mentre, con la sinistra le palpavo i seni. Era in trans. Se avessi voluto, avrei potuto approfittare del suo stato per prenderle la verginità tanto protetta.
    
    Lei gemeva e godeva. Si contorceva dal piacere e io, senza alcuna penetrazione, la portai al suo primo e vibrate orgasmo. Mi fermai per un instante, la baciai sulla bocca e respirando dolcemente, la rilassai sino all’assalto successivo. Fu lei a prendere il mio pene durissimo e avvicinarlo al suo forellino posteriore. Con la crema di vaselina, lubrificò il suo sfintere sino a inserirsene un paio di dita e a dilatarlo il più possibile. Poi, spostò la mano ancora sporca di vaselina sul mio glande e lo avvicinò puntandolo contro il suo buchino e con voce rotta dal piacere mi disse: “ è tuo, fai piano e dammi piacere”.
    
    Con un movimento dolce ma deciso, la penetrai leggermente. Vidi cedere senza problemi il suo sfintere, probabilmente già allenato dalle cannule del clistere che ha ampliamente utilizzato nel tempo. Poi con delicatezza affondai il mio membro nel suo sedere e attesi che si rilassasse, senza muovermi. Il suo fu un urlo tra la gioia e la sorpresa. ...