Maria la mia vicina di casa amante dei clisteri..
Data: 22/03/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Clisterium, Fonte: Annunci69
... delle goccioline di liquido viscoso, non ti sei già dato piacere andando in bagno??”. Risposi di no. Le dissi che era naturale che in quello stato di eccitazione ci fossero delle fuoriuscite di liquido seminale.
Maria mi chiese di portare le gambe al petto e poi introdusse la cannula che entrò benissimo, senza bisogno di essere lubrificata.
Poi mi disse: “Adesso stai attento, ti inietterò lentamente la camomilla. Come hai visto, ho messo il boccale basso, cosi da non provocare troppa pressione. Se sei come me, i primi due litri li assorbirai in men che non si dica. Poi, ci fermeremo un attimo, e ti massaggerò in senso antiorario il ventre, cosi da spingere il contenuto nei tuoi intestini verso l’alto. Dopo, riprenderemo con un po’ più di pressione, altrimenti il rischio è che tu crei un flusso di ritorno nel boccale, che sarebbe oltre che disgustoso, anche deleterio. Dovremmo ricominciare tutto da capo, pulendo tutto con la candeggina. Ai tre litri, vedremo come sarai messo e se saprai continuare. Va bene??”.
Io le dissi: ” si va bene Maria, ma fai attenzione che non esca la cannula”. ”Non ti preoccupare, la terrò inserita io bene in fondo”, mi rispose.
In qual preciso momento, aprì il rubinetto e il liquido cominciò dolcemente a invadere il mio ventre.
Aveva ragione, i primi due litri entrarono in meno di due minuti. Anzi, le chiesi di non fermarsi e continuare a massaggiare con la mano destra il mio ventre, mentre con la sinistra teneva ben salda la cannula ...
... in me. Ai tre litri la pregai di fermarsi, i brividi e gli spasmi cominciarono a essere insistenti. Ci fermammo non più di un minuto, poi riprendemmo e Maria, a questo punto, per distrarmi dai lancinanti, dolori cominciò ad accarezzare il mio membro, che sembrava dovesse scoppiare.
Concentrato su queste carezze, arrivai con mia sorpresa ai quattro litri. Maria fermò il flusso dicendomi che ero stato grande e che bastava cosi. Il mio ventre era cosi gonfio che, da sdraiato, non vedevo più il mio membro, che era tra le sapienti mani di Maria. Mentre Maria stava per togliermi la cannula, la bloccai con la mano e le domandai quanto ne restasse. Maria rispose poco più di mezzo litro. Le dissi: “continuiamo”. Sbalordita, Maria aprì la chiavetta e alzò il vaso in modo da accelerare questa ultima infusione, che si rivelò più dura del previsto. Finita l’ultima goccia, Maria tolse in una frazione di secondo la cannula e inserì il tappo nel mio buchetto. In quel momento diede due colpi decisi al mio uccello, che schizzo tutto il seme su di me e sul telo che ricopriva il divano.
Gonfio come un otre, mi lasciai scivolare per terra. La mia pancia era cosi dura che non potevo alzarmi dal divano. A quattro zampe, sono riuscito ad arrivare indenne in bagno e a sedermi sul water, dove tolsi il tappo e rilasciai il contenuto che ci mise un bel venti minuti a uscire tutto.
Quando tornai, Maria aveva già tutto ripulito e vedendomi, mi prese il viso tra le sue mani baciandomi con un bacio ...