Il compleanno della vicina di casa 18enne
Data: 22/03/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: posix1001, Fonte: RaccontiMilu
... mani e per le braccia contro la porta mentre mi slaccio i pantaloni.
Lei provoca. Mentre è giù accovacciata apre la bocca e tira fuori la lingua e mentre lo fa mi guarda supplicante dal basso verso l’altro e scandisce: “Usami” e torna ad aprire la bocca e tirare fuori la lingua.
Apro la patta, mi faccio scendere i boxer e con il cazzo durissimo le entro direttamente in gola, con cattiveria, rabbia, passione.
“Ecco cosa volevi” le dico mentre le affondo il cazzo in gola.
Lei strabuzza gli occhi, cosa si pensava la ragazzina? Di provocare un uomo o un ragazzino compagno di scuola?
Il mio cazzo è durissimo, largo, imponente, la sua boccuccia è piccolina, deve sforzarsi di farlo entrare tutto. Lo tiro un po’ fuori per farle prendere fiato, lei mi guarda, ha già i fili di saliva che le colano sul seno e mi fa: “Ancora”.
Non ci vedo più, le lascio le braccia che ancora avevo ben salde in alto sopra di lei, la prendo per la testa e glielo affondo ancora in gola, in profondità ed inizio a scoparla con rabbia.
Mentre lo faccio la insulto, le dico che quelle come lei vanno trattate così, vanno usate, vanno scopate in gola che è solo quello che si meritano. Sono cattivo, rabbioso, continuo ad andare su e giù. Tratto la sua bocca e la sua gola come se fossero una figa. Mi sfogo. Lei sbava, le cola il trucco, ha difficoltà a respirare, ma non da cenni di cedimento.
Ogni tanto mi guarda in alto, vede la rabbia con la quale la sto scopando, mi eccita ancora di più, ...
... quegli occhioni verdi sono fantastici e vederla così mi fa impazzire.
Pensare che lei abbia architettato tutto mi fa eccitare ancora di più. Chissà quanti ditalini si sarà fatta immaginando le porcate che facevo di la con le ragazze che mi portavo a casa, chissà quanti orgasmi avrà avuto sentendo gli schiaffi sul culo e gli urli delle ragazze,… è proprio una bella porcella!
Continuo a darle il ritmo prendendola per la testa, le tiro un po’ i capelli, sbava molto, saliva sul viso, saliva sul cazzo, saliva su di lei.
Lei è rimasta solo in tacchi, minigonna tirata su e perizoma spostato a sinistra, la sua figa brilla, sarà eccitatissima. Immagino il suo cervello che sensazioni possa darle: lei, appena maggiorenne, lì accovacciata nella sua cameretta che si fa scopare la gola dal suo vicino di casa senza il benchè minimo rispetto. Solo una gola da scopare, questo è. E questa cosa la eccita da morire.
Mentre continuo ad andare su e giù con la sua testa, ormai è una scopata in gola che va avanti da almeno un quarto d’ora, sento un telefono squillare. Cazzo, è il mio. Ce l’ho nei pantaloni.
Lo prendo, è strano che qualcuno chiami a quest ora di notte, forse è un’emergenza.
Mentre prendo il telefono per vedere chi fosse, mi stacco dalla bocca di Nicole in modo da farle prendere aria.
Prendo il telefono e vedo “Carlo vicino di casa”, una chiamata di suo padre. In un nanosecondo ho pensato: “Ecco, ha scoperto tutto ed ora viene ad uccidermi” Poi ho razionalizzato. ...