1. Fantasie


    Data: 21/03/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Berto747, Fonte: Annunci69

    ... delle docce degli spogliatoi. Non credevo che ci fosse ancora qualcuno. Se devi farti la doccia devi usare quelle dello spogliatoio del personale"
    
    Mi diressi così verso quella porta etichettata con - Riservato Personale-.
    
    Era completamente vuoto. Solamente in fondo, all'ultimo gancio, c'erano i vestiti e la borsa di Alex. Jeans, camicia, una giacca di pelle. Incuriosito mi avvicinai e...non so perché, li annusai. I vestiti erano impregnati dell'odore di Alex. Riconobbi anche il profumo di un deodorante da poco prezzo, da supermercato. Alex non aveva certo bisogno di raffinate eau de toilette per esercitare il suo fascino. Mi stavo sempre più eccitando.
    
    Ritornai in me "Dai, che è tardi!" Tolsi l'accappatoio ed entrai nella doccia aprendo il rubinetto. Fui sorpreso dalla violenza del getto caldo che mi colpì. Riflettendoci era logico, tutta la potenza dell'impianto, abituato a sopportare anche venti docce aperte contemporaneamente, era concentrata sul suo rubinetto. La forza di quel getto d'acqua calda sul mio corpo era piacevole. Chissà, forse era per questo che Alex aveva chiuso i rubinetti degli spogliatoi.
    
    In pochi secondi tutto l'ambiente fu invaso dal vapore. E nella fitta nebbia che mi circondava, cominciai a fantasticare. Il pensiero che appena qualche minuto prima, nel punto esatto dove mi trovavo, era pieno di ragazzi nudi, quasi tutti bei fusti. Mi sembrava quasi di vederli e di sentirli, nella nebbia, che, mentre si lavavano, parlavano di sport, di ...
    ... ragazze, si scambiavano battute volgari e barzellette sconce.
    
    Fu così che mi ritrovai a dover combattere con una dolorosa e disperata erezione che non avrebbe trovato conforto.
    
    Mi si stavo eccitando di brutto. La mano insaponata tornava sempre sul cazzo e sulle palle gonfie, più spesso di quanto anche la più accurata igiene intima richiedesse. I capezzoli si erano inturgiditi. Il respiro si era fatto affannoso.
    
    Poi pensai a Alex. Pensai eccitato a quell'esercizio a cui aveva assistito. A quello sforzo sovrumano. A quell'abnegazione assurda. Quasi un sacrificio rituale di devozione a quella divinità che era il suo stesso corpo. Il suo corpo... mmmh... Dio mio, era proprio bono. Non doveva essere per niente male trovarsi a letto con...
    
    Improvvisamente me lo trovai davanti.
    
    La sua sagoma emerse dalla nebbia. Immensa. Torreggiante. Era completamente nudo. In tutto il suo splendore divino.
    
    Come era possibile non averlo sentito? Ero troppo assorto nelle mie fantasie, evidentemente.
    
    Mi passò a mezzo metro di distanza, lasciando dietro di se la scia del suo sudore fresco. Era visibilmente stanco. Si diresse all'ultimo rubinetto e apri l'acqua accogliendo con un sospiro di piacere il getto caldo sui suoi muscoli indolenziti.
    
    Ero immobile a guardarlo. Alex aveva sciolto i suoi capelli biondi, che ora gli ricadevano sulle spalle. Non riuscivo a staccare gli occhi dal suo torace possente, le spalle ampie, la vita sottile, i glutei torniti, le cosce, i polpacci. Ogni ...
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