Semplicemente Eva
Data: 15/03/2024,
Categorie:
Etero
Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu
... dottore che, con un colpo di reni, affondò ulteriormente nel caldo-umido della deliziosa cavità di Eva tenendola per i fianchi. Indicibili sensazioni. L’avvertiva fremente e pulsante. Malgrado la sua relativa inesperienza, la ragazza agì d’istinto muovendosi con voluttuosi ondeggiamenti di bacino ad assecondare le vigorose spinte dell’uomo. Inarcò deliziosamente la schiena e il bacino lasciando che il proprio sesso fosse invaso da quel grosso pene che ora, dilatandole le pareti vaginali, donava anche a lei sensazioni incredibili, dopo i primi momenti di spasimo.
Guido seppe di essere arrivato al fondo dello scrigno di Eva quando ne sfiorò la cervice uterina. Possedendo quella divina ragazza, ne accoglieva tra i palmi le forme voluttuose che impastava bramoso, carezzandole al contempo le guance dolcemente. Lei, scossa da tremiti, dimenava la testa a destra e sinistra come rapita dall’incanto di un sogno virginale. Era pazzesco, quasi commovente, assistere allo spettacolo della trasformazione intercorsa nei lineamenti del viso di Eva. Ora aveva le guance accese per il rossore, gli occhi chiusi a godersi pienamente la delizia che la pervadeva, le labbra che si contraevano tra gemiti sommessi ed insperati piaceri armonizzati alla frequenza e all’entità delle spinte ritmicamente inferte al suo grembo istante per istante. Ahhhh!….mmmmm” sublime melodia sentirla mugolare così convulsamente.
Il ragazzo prese allora e stuzzicarne con la lingua i capezzoli divenuti ...
... sensibilissimi mentre rimaneva dentro di lei, colmandole totalmente le roride intimità. Ciò provocò un progredire dell’estasi: la donna prese a sciorinare quantità ancora maggiori della propria linfa e a sospirare senza soluzione di continuità. L’andirivieni di Guido si fece sempre più veloce, specie dopo che lei incrociò i piedi sulla schiena robusta di lui attirandolo e stringendolo ancor più a sé. Si baciarono ancora appassionatamente mordicchiandosi le labbra come amanti consumati. Il medico fremeva quando la giovane gli alitava in viso espirando il proprio appagamento. Sì, lei sapeva di buono, qualcosa di simile a limoni misti a lamponi selvatici. Eva era straordinariamente soave femminile anche durante l’appassionato amplesso cui si stava concedendo. Il profumo di donna che la sua rosa bagnata stillante rugiada emanava impregnava ormai l’aria dello studio, assieme alla sua fragranza originaria che si mescevano a quella indossata da Guido e del suo allettate dopobarba.
Subissata dai gemiti, Eva riuscì appena ad avvertire “Vienimi dentro ti prego, non credo di risch….mmmm….non rischio! Lo voglio….ne sono certa! …mmmmmm….ti amo Guido!” Poi non riuscì a trattenersi e tra un turbinio di gemiti, si rilassò inarcando la schiena sentendosi alfine pervenuta all’acme del piacere. Le contrazioni vaginali furono così forti da intrappolare il fallo strizzandolo in una morsa incandescente. Sembrava quasi la femminilità palpitante di Eva volesse trattenerlo indefinitamente. Le gambe e il bacino ...