1. Semplicemente Eva


    Data: 15/03/2024, Categorie: Etero Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu

    ... poi il reggiseno. Non incontrò resistenza. Eva era intenta a solleticare la clitoride eretta e tesa. Ora era nuda. Completamente esposta. Il corpo statuario, il più bello che il medico avesse visto, era uno spettacolo appassionante, ammaliante, passibile di lasciare senza fiato. Le natiche talmente compatte e senza un’ombra di cellulite da poter essere accostate a quelle di Venere Callipigia. Abbozzò un lieve sorriso esplorandone le rotondità calde. La donna lo guardò con un’espressione carica di malizia, non disgiunta, ma rafforzata da eterea innocenza. “Spogliati anche tu” gli sorrise seducente. Guido non se lo fece ripetere e in brevi istanti fu anche lui alla mercé dello sguardo infuocato di Eva. “Sei ben fatto” si complimentò con voce soffocata dalla passione. Obiettivamente Guido poteva vantare un bel fisico, modellato da anni di piscina:spalle larghe, pancia piatta, gambe e braccia robuste e muscolose. Non era un palestrato ma certo risultava molto attraente, anche alla luce della sua altezza di poco superiore alla media e del viso risoluto da cui risplendeva una personalità vibrante e originale, lo sguardo profondo e sensuale, la bocca volitiva che Eva non vedeva l’ora di baciare. “E tu sei semplicemente….perfetta”. S’iniziarono a baciare vorticosamente saettando lingue vogliose di esplorarsi. Il sapore di Eva, la morbidezza delle sue labbra tornite, la sua passione, costituivano afrodisiaci potenti che indurirono ancora di più l’obelisco di carne di Guido, pulsante ...
    ... e innaffiato di stille.
    
    La giovane, sospirando, si scostò dei boccoli che le erano ricaduti sul seno risistemandoli sul cuscinetto in un gesto di tale femminilità e sensualità da provocare fremiti nell’uomo che la ammirava. Eva poi si girò, alzando le gambe a svelare i piedini aggraziati e sprovvisti di smalto. Così facendo invitava il medico nel suo giovane e meraviglioso antro ricoperto da un triangolino di curati ricciolini scuri, corti, invero morbidi al tatto. Guidò le sfiorò il seno con la lingua impaziente, mentre la giovane puntava soavemente i talloni sull’estremità del lettino. L’uomo sostituì le sue dita a quelle di Eva nel frugare la sua fessura. Le sue dita finirono tra le grandi labbra, poi s’intrufolarono titillando la clitoride già ritta e vogliosa. Sentì la giovane sussultare. Poi il medico salì sul lettino mettendosi sopra di lei. Pose il glande infiammato sul pube serico e arroventato di Eva che con le dita stava già spalancando le proprie ninfe zuppe di nettare per facilitare la penetrazione. Socchiudendo gli occhi, pregustando l’impatto con il piacere, accompagnò quel pinnacolo bollente sul suo ingresso che colava abbondantemente del liquido vischioso scaturito dall’impensabile lascivia di un attimo imprevisto e assurdo. La circonferenza del membro era tale che, pur perfettamente lubrificata, Guido trovò difficile aprirsi la strada dentro le intimità della donna. “Forse sono troppo disabituata a fare…” quelle parole eccitarono ancor di più il giovane ...
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