1. Semplicemente Eva


    Data: 15/03/2024, Categorie: Etero Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu

    ... col mantenimento di relazioni serie. Aveva quindi preferito rimanere libera, non adattandosi ad essere il tipo di donna da una notte, anche se in tanti avrebbero fatto carte false per averla una singola volta. Era infatti sempre stata oggetto di spietati corteggiamenti da parte di colleghi di ateneo e di coetanei nella cittadina d’origine, omaggi carezzevoli e lusinghieri da cui si era agilmente divincolata con grazia disinvolta cercando di evitare di ferire i sentimenti, o forse sarebbe meglio dire le voglie, altrui. Guido cercava di dominare la propria frenesia, ma sapeva che la visita non sarebbe stata completa senza l’auscultazione del petto per verificare tutto fosse a posto. L’idea di porre lo stetoscopio su quel petto perfetto lo incendiava. Pur avendo già visto in déshabillé decine, se non centinaia, di donne di ogni età e condizione estetica, sperimentava una timidezza per lui innaturale, quasi un refolo di quella tipica della prima adolescenza dinanzi ai primi approcci con l’altro sesso.
    
    “Si tolga pure la blusa, così le ausculterò il petto. Sì, si sdrai pure sul lettino”. Eva si immobilizzò per un attimo interdetta, ma comprese che non aveva altra scelta. Si levò in piedi e in breve rimase in reggiseno. “Posso tenerlo?” chiese fiduciosa in una risposta positiva. “Sarebbe preferibile di no” le replicò Guido affettando indifferenza.
    
    Così Eva, a malincuore, rimasta a petto completamente scoperto, mentre il cuore le martellava a perdifiato poco sotto. Si adagiò ...
    ... poi quasi incerta sul lettino coperto da un lenzuolo di carta del tipo “usa e getta”. Poteva scorgere il suo riflesso nello specchio, ma abbassò gli occhi intimidita, le guance vermiglie per la veemenza dell’imbarazzo che la pervadeva. Per Guido invece fu una visione estatica: il petto florido e perfettamente sodo era adornato da areole spaziose di un bel rosa antico, a propria volta impreziosite da capezzoli carnosi e turgidi. Il giovane medico stimò che la sua paziente dovesse portare quantomeno una terza abbondante, ma più che la sua abbondanza lo colpì la perfezione delle linee e dei contorni, la consistenza perfetta della grana epidermica. Temendo che la propria adorazione, dinanzi a cotanta opera d’arte, fosse rilevata da Eva, si affrettò a porre lo stetoscopio sul petto ansante della giovane che pareva travolta da un’ineffabile confusione. Non era mai stata in topless davanti ad uno sconosciuto e anche coi familiari era più che mai pudìca, tanto che non concepiva come potessero esistere i nudisti, o anche solo esibizionisti.
    
    “Respiri” “Respiri più profondamente ora” “Trattenga il respiro”. La giovane eseguì perfettamente gli ordini impartiti da Guido, il quale, nel frattempo, ne apprezzava tutta la spontanea e naturale grazia, concentrata in quegli atti di ispirazione ed espirazione che ne perturbavano deliziosamente le labbra perfette. Lo stetoscopio si spostava sulla pelle calda del petto, posandosi ora sui malleabili e sodi seni. Il medico percepì il profumo del ...
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