" la mia prima vera.... esperienza"
Data: 13/03/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
"La mia prima esperienza vera....esperienza" è il continuo del racconto
"Galeotto fu il...-giornale"
Ci lasciammo con la promessa che mi sarei fatto sentire al più presto, e mi avviai a casa.
Lungo il tragitto cercai di non pensare; volevo godermi le sensazioni provate.
Avevo ancora in bocca il sapore del suo sperma: un gusto un tantino salato, con un odore di muschio abbastanza penetrante.
Ripensai all'incredulità di Luigi, che non credeva fosse la prima volta, a come si ricompose, uguale a come lo avevo fatto io con le donne; e a come mi rivestii io, proprio come avevo visto fare alle donne da me conosciute.
E poi non avevo avuto una vera erezione e mi ero bagnato solo di quel liquido trasparente che precede l'eiaculazione.
Arrivai a casa e guardandomi allo specchio mi resi conto che avevo il viso ancora impiastricciato e anche la camicia portava i segni della sborrata di Luigi. Mi tolsi tutto e, dopo aver abbondantemente pisciato, mi misi sotto l'acqua calda della doccia.
Ero ancora eccitato e carico, mi bastò solo carezzarlo che divenne durissimo e venni spruzzando e colando tutta la crema trattenuta durante il bellissimo pomeriggio.
Mi trattenni dal chiamarlo per tutto il resto della settimana; volevo far aumentare la carica erotica e il desiderio e, solo il lunedì successivo, composi il numero.
"Ueh, che fine hai fatto?" riconoscendo la mia voce.
"Ho avuto problemi in ufficio" mentii.
"Oggi non posso, domani ti va?" chiese.
"Ok, ...
... allora ti devo richiamare?"
"No appuntamento alle quattro, al solito posto" e chiuse.
Comunque, ormai avevamo raggiunto l'intesa di incontrarci il martedì e il copione era quasi sempre lo stesso, con l'unica variante che ora ci mettevano completamente nudi; a lui piaceva molto vedermi in ginocchio davanti a sé, in modo da poter carezzare il mio capo. Per me era il miglior modo di spompinarlo, anche perché aumentava il senso di sottomissione al mio bel maschio.
Inoltre, non tentava nemmeno più di staccarsi: concludeva sborrandomi in bocca, poi aspettava che io sputassi, per poi rimettermelo in bocca allo scopo di farselo ripulire. Dal nostro primo incontro, erano passate quattro settimane e un bel martedì, dopo che aver concluso, e mentre ci rivestivamo, con me piegato in avanti per calzare i mocassini, sentii la sua mano carezzare il mio culo.
Trasalii, ma stavo aspettando questo contatto dalla prima volta, quando fuori l'arenile ci segammo. Non glielo dissi e quando mi strinse forte da dietro, mi disse:
"Che ne dici, la prossima volta ci proviamo?"
Stavo per rispondere, ma mi mise la mano sulla bocca e mi fermò.
"Non ora! pensaci e me lo fai sapere lunedì"
Il mio corpo non aveva dubbi, lo voleva; la mia mente, invece, cominciava, come al solito, a porre ostacoli.
Quella sera, nel mio letto, non facevo altro che ampliare gli interrogativi che mi stavo ponendo.
Era la mia prima volta: non l'avevo fatto mai con nessuno, nemmeno da attivo.
Mia ...