1. Amore di mamma


    Data: 12/03/2024, Categorie: Tabù Autore: sukh1122, Fonte: xHamster

    ... tanto che bastava a lasciar libera la sua figa:
    
    "Avanti, vieni qui e sfogati con me!"
    
    Non me lo feci ripetere due volte, mi fiondai alle sue spalle e infilai il mio cazzo nella peluria che proteggeva quel suo caldo paradiso. Subito scivolai dentro il suo corpo e ritrovai la sensazione di umido, morbido abbraccio che si riesce a provare solo dentro il corpo di una donna. Preso dall’estasi inizia a stantuffare con il bacino, mentre con una mano afferrai un seno di mia madre e con l’altra scesi ad accarezzarle il clitoride. Volevo sentirla gemere, volevo godere del suo piacere, ma lei mi afferrò saldamente entrambe le mani, bloccandomele tra le sue e il bordo del lavandino e mi disse:
    
    "Sei tu quello che ha bisogno di godere, non io… Io ti offro solo la mia figa per permetterti di sfogare per bene la tua eccitazione, non per scopare… sono sempre tua madre, ricordalo!"
    
    "Ma mamma…"
    
    "Niente ma, non possiamo scopare, però io ti posso aiutare fornendoti la mia figa per farti godere, quindi stai zitto e pensa a godere!"
    
    Dopo quel piccolo rimprovero ricominciai a muovermi dentro la usa figa che era in preda ad un’evidente eccitazione tanti erano gli umori che emanava e che colavano tra le sue e le mie gambe che erano praticamente intrecciate. Nonostante il suo corpo tradisse la sua voglia, mia madre rimase impassibilmente ...
    ... muta, senza emettere nemmeno un gemito di piacere per mantenere quella specie di contegno che le potesse permettere di non credere di aver ceduto ad un i****to. Riflesso nello specchio sopra il lavandino, il suo volto tirato dalla concentrazione per tenere a bada l’eccitazione mi risvegliò un istinto a****le ed iniziai a muovermi sempre più furiosamente dentro sua figa. Avevo il cazzo in fiamme, ogni colpo contro le natiche di mi madre mi dava una scaricare elettrica di eccitazione che mi raggiungeva il cervello, facendomi impazzire di piacere, ma il calore e la stretta del corpo di mia madre ben presto ebbero la meglio sulla mia resistenza fiaccata anche dal lungo periodo di astinenza. Venni copiosamente dentro la sua vagina, mentre con la testa affondata tra le sue spalle respiravo affannosamente per riprendermi dall’esplosivo orgasmo che mi aveva appena regalato senza chiedermi nulla in cambio. Mi sfilai lentamente da lei, mentre un rivolo dei suoi umori misto al mio sperma ancora ci univa. Lei lo notò dallo specchio e sorrise. Si voltò verso di me, io la ringraziai per la sua generosità e lei, da brava mamma qual era, mi afferrò il volto tra le mani, mi bacio la fronte e mi disse:
    
    "Buonanotte piccolo mio… è giunta l’ora di andare a dormire! A domani!"
    
    Senza dire altro, si voltò per uscire dal bagno e dirigersi in camera sua. 
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