Diario di maria - come sono diventata?
Data: 12/03/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69
... pronto a subirne le conseguenze. Io riuscii ad emettere solamente un flebile
“No”.
Lui mi guardò fisso per un secondo, con uno sguardo pieno di interrogativi e stupore, ma anche di gioia, poi si rimise sdraiato, ma questa volta su un fianco, guardando me ed Andrea.
Fu quindi la volta di Andrea:
“Allora me ne vado io.”
Fece per alzarsi, ma lo fermai. Non so dove presi il coraggio, ma non volevo perderli, non volevo perdere nessuno dei due.
“No, resta.” Riuscii a dire. “Non voglio perdere nessuno di voi”.
Loro mi guardarono per un attimo che mi parve durare all’infinito, poi si guardarono l’un l’altro. Nessuno disse nulla. Poi Andrea prese un’iniziativa che mi fece restare di stucco: scese verso di me e mi baciò.
Un bacio languido e passionale, bello come quello della sera precedente. La sua lingua e la mia danzarono per parecchio tempo, mentre Paolo al nostro fianco ci guardava indeciso sul da farsi.
Quando mi staccai da Andrea, mi girai verso di lui e fui io ad andargli in contro per baciarlo. Anche con lui fu un grande bacio.
Mi sentivo una puttana. Stavo andando con due uomini contemporaneamente. Cosa mi era successo? Cosa ero diventata? Non sapevo fin dove mi sarei spinta, ma la situazione era dannatamente eccitante.
Mentre baciavo Paolo, Andrea mi accarezzava la schiena da sotto la felpa, poi mi abbracciò da dietro ed iniziò ad accarezzarmi le tette. Era una sensazione incredibile baciare un ragazzo e sentire sulle tette le mani di un ...
... altro.
Sentivo il calore e la protezione di due caldi corpi di uomo. Mi sentivo vulnerabile e protetta allo stesso tempo.
Andrea mi sfilò la felpa ed io rimasi in reggiseno. Davanti a me Paolo osservò l’operazione e poi guardò il mio corpo con aria estasiata. Non mi ero mai sentita tanto desiderata in vita mia.
Paolo mi abbracciò nuovamente e le nostre bocche si fusero di nuovo. Andrea mi venne vicino ed io mi staccai da un bacio per finire immediatamente in un altro. Potevo notarne le differenze, apprezzare i pregi di uno e dell’altro.
Mentre lo baciavo, Andrea riprese la mia mano e la spinse di nuovo sul suo cazzo. Era ancora duro e pulsante come lo avevo lasciato pochi minuti prima. Ora lo potevo accarezzare con più vigore, senza paura di essere scoperta e presto lo liberai dai boxer. Lo impugnai bene e cominciai a fargli una lenta sega.
Aveva un bel cazzo, non troppo lungo, ma abbastanza largo. In realtà io prima avevo visto dal vivo solamente quello del mio fidanzato storico, quindi non avevo molti metri di paragone, però il cazzo di Andrea mi piaceva moltissimo. Lo baciavo e lo tenevo in pugno: era sotto il mio completo controllo. Mi staccai da lui interrompendo il bacio e mi abbassai piano per prendergli il cazzo in bocca.
La sua cappella scottava, continuavo lentamente a segarlo, mentre con la lingua iniziavo a leccarlo lungo l’asta. Lo leccai per tutta la lunghezza, poi mi misi in bocca la sua cappella pulsante. Ero in paradiso. Potevo fare di lui ...