Un sogno che si avvera
Data: 26/08/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: TheWonderbull, Fonte: Annunci69
... abbassai tanto da metterci a 69 e così mentre la giovane mi spompinava a dovere io le regalai piacere con la mia lingua: la sua figa era bagnata dall’eccitazione e il profumo che ne scaturiva era inebriante.
Dopo alcuni minuti di lingua, mi liberai dalla sua bocca, mi girai, la sollevai da terra facendola sedere sul lavandino, presi in mano le sue caviglie tanto da aprire completamente le sue gambe e mi accostai con il mio pisello verso le sue grandi labbra; non credo avesse avuto tanti rapporti, in ogni caso il suo sesso non era molto largo, aveva un buchino stretto e cercai di fare delicatamente: accostai il mio glande alla sua vagina mentre la baciavo, diressi con la mano il mio membro verso di lei e poi spinsi delicatamente. Sentivo la punta del pisello farsi strada dentro quello spettacolo di ragazza, che godeva per l’eccitazione e per la penetrazione: spinsi e poi iniziai a muovermi avanti e indietro per rendere gradevole quella ingombrante presenza dentro di lei.
La sua figa era sempre più bagnata e così mi sentii libero di spingere il mio cazzo tutto dentro di lei. Sentii il suo corpo tremare, probabilmente avevo raggiunto profondità del suo corpo che ancora erano inesplorate. Lei sollevò il suo ventre facendo leva con la sua mano destra sul lavandino di marmo e iniziò a rispondere ai miei colpi, che risultavano sempre più poderosi. Il mio pisello ormai si era fatto strada dentro il suo buco e, ormai fradicio degli umori, non aveva difficoltà a muoversi dentro ...
... la giovane donna. Gemevamo intensamente quando sentii il corpo di Gaia inarcarsi quasi si potesse spezzare in due per poi fermarsi di botto, aggrappandosi a me esausta. Aveva raggiunto un orgasmo dirompente.
Dopo alcuni attimi per riprendersi, la giovane riprese a muoversi nuovamente, ed io iniziai a stantuffare il mio pisello dentro quella figa inesperta che aveva appena goduto. Questa volta spinsi vigorosamente da subito, mentre Gaia era inerme, con le unghie affondate nella mia schiena. Dallo specchio vidi quella schiena che vibrava ad ogni mio colpo e quel culo rotondo che mi faceva eccitare da morire. Volevo regalare a quella ragazza una sensazione che mai avrebbe dimenticato nella sua vita così mi liberai dalla sua presa e mi allontanai da lei, lasciandola per qualche istante interdetta.
In bagno, vicino la vasca si trovava uno sturalavandino, così velocemente, senza far trascorrere quegli attimi di libidine per entrambi, lo pulii per bene, lo fissai al margine della vasca, chiamai a me Gaia e la feci accomodare sul manico dell’attrezzo, che entrò dentro di lei senza difficoltà, data la strada che si era creato prima il mio cazzo. Lei iniziò a stantuffare il manico e io accostai il mio pisello alla bocca della giovane, la quale potè in quell’occasione per la prima volta sperimentare una strana doppia penetrazione. Mi leccava il pisello con voracità mentre si penetrava affondo con quell’oggetto che le stava regalando sensazioni uniche.
Dopo un paio di minuti la ...