1. Epici peperoni


    Data: 08/03/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: Lapennaeilcalamaio, Fonte: Annunci69

    ... iniziato ad accarezzarmi la schiena, poi i fianchi, la pancia..intuire che si stava eccitando dentro i pantaloni schiacciati contro il mio culo mi aveva fatto subito sperare che mi prendesse con urgenza. Invece, aveva in programma prima di farmi godere con la sua lingua, distesa sul tavolo; poi avevamo scopato senza fretta, su una sedia, io seduta su di lui dandogli le spalle. Mio marito sapeva come farmi godere, a me piaceva molto il sesso con lui. Con le natiche ancora coperte del suo piacere caldo, infornai i peperoni e andai a farmi una doccia. Alla presenza di Raffaele, sentivo che l’odore di quel buon sesso persisteva su qualche lembo remoto della mia pelle, misto allo smielato gelsomino della crema con cui mi ero coccolata dopo la doccia. Sopra il profumo di sesso, sentivo nel naso l’alito del nostro ospite, che emanava una morbida nota alcolica, merito dell’ottima birra che sorseggiavamo; anche il lieve odore acre delle sue ascelle si confondeva con quello del corpo di mio marito: il sudore maschile è qualcosa che mi ha sempre fatto sentire immensamente bene, fin dai tempi in cui ero bambina. A volte mi accoccolavo tra le lenzuola di mio fratello, intrise di un aroma di sonno e di corpo, che io adoravo.
    
    L’unica nota davvero stonata in quella bella sinfonia pomeridiana di profumi era l’odore pungente di una composizione di fiori, vecchia di settimane, che stava marcendo sul tavolo in tutto il suo decadente splendore; mia suocera l’aveva dimenticata lì chissà ...
    ... quando, decisa a conservare la graziosa scatola con nastro di velluto rosa che la conteneva. La morte di quel tripudio di fiori esalava un tanfo nauseabondo, come ebbi modo di verificare più tardi annusandoli da vicino; ma mentre Raffaele era lì lo sentivo solo in sottofondo , come quel fastidioso acufene che qualche anno fa si è insidiato nel mio orecchio sinistro, privandomi per sempre del privilegio del silenzio.
    
    Selezionammo molte delle scene che avrebbero composto il trailer, discutemmo sulle musiche da utilizzare, visionammo insieme alcuni dei precedenti lavori di Raffaele. Mentre parlavamo, notai che mio marito ci aveva fugacemente scattato una foto, aveva ritratto me e Raffaele, con nonchalance . Pensai che più tardi l’avrebbe pubblicata su uno dei nostri profili social, per farci un po’ di pubblicità, per raccontare il nostro lavoro..magari far sapere ai nostri followers del nostro nuovo progetto. Non gli diedi importanza. Trascorsero così all’incirca due ore.
    
    Ad un tratto Raffaele alzò gli occhi dal pc e disse : “Qualcuno sta cucinando zucchine ripiene…no, aspetta, sono peperoni! A giudicare dall’odore..”. Io non sentivo alcun odore di peperoni. Pensai “beh infondo sono quasi le venti. Quando uomo avere fame – uomo sentire odori di cucina.”; neanche avevo finito di formulare questo pensiero quando un inquietante lampo di genio mi fece balzare sulla sedia, pronunciando un aristocraticissimo “cazzo!!!”. Realizzai nello stesso momento che l’odore dei peperoni proveniva ...
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