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IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE – L’INIZIAZIONE CAPITOLO 12 Terza parte
Data: 02/03/2024, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... ed era molto bravo oltre che bellissimo. Io pure. La musica mi inebriò e mi scatenai nel ballo. Non mi accorsi delle luci e dei faretti che sparavano fasci di luce sulla pedana. La trasparenza del mio vestitino fece il resto.. Mi resi conto di essere stata veramente spogliata dalle luci alleate indiscrete alle mie un po’ volute trasparenze. Sì, effettivamente mi accorsi subito che stavo ballando praticamente nuda. Sinuosamente mi muovevo e con leggerezza esibivo il mio corpo ben visibile ed apprezzato da tutti i maschietti presenti. La forma delle mie mutandine divenne l’argomento preferito in particolare da alcuni uomini seduti in contemplazione vicino alla pedana da ballo. Se mi avesse visto mio marito ballare praticamente nuda davanti a tutti quegli omaccioni! Sinceramente ero un po’eccitata e mi stavo divertendo in quella innocente provocazione. “Calò la musica e si abbassarono le luci. Il mio lui mi catturò immediatamente per anticipare altri eventuali corteggiatori ed incollò il suo corpo al mio. ‘Sei bellissima’ – mi sussurrò nell’orecchio – Sei la più bella!’ ‘Anche tu mi piaci! – gli confessai abbassando sempre più la voce – Anche se sei parecchio più giovane di me. Ed io sarei anche una donna sposata… Lo sai, vero?’ ‘Questo non è un problema, mi pare… – aggiunse lui – Siamo qui per divertirci…’ ‘Non avevo dubbi che per te non sia un problema che io sono una donna sposata – aggiunsii sorridendo – E scommetto che tu stanotte vorresti che io ti faccia compagnia… ...
... Magari in camera tua e nel tuo letto, naturalmente! E domani potrai così aggiungere alla tua collezione il perizoma di una bellissima donna italiana. Sposata. O preferisci come trofeo le mie mutandine che mi ha regalato mio marito e che tanto ti piacciono visto che continui a fissarle? Come quei porci lì seduti! Uffa! Sono proprio dei guardoni…’ “La musica continuò nelle sue lentissime note. Lui, abilmente mi portò ballando all’esterno della discoteca. C’era un bellissimo giardino, con qualche luce molto discreta e un po’ di musica che alcuni altoparlanti diffondevano da dietro le siepi. L’uomo cominciò ad agitarsi. Mi mordicchiò banalmente l’orecchio, mi leccò sul collo e soprattutto si incollò con il suo corpo al mio. Appoggiò il suo uccellone ancora prigioniero sul mio basso ventre. Me lo fece sentire per bene. E mi baciò appassionatamente lasciandomi senza fiato. Era da tanto tempo che non baciavo un altro uomo! ‘Baci bene’ gli dissi e lo lasciai fare. Lui approfittò della penombra del posto dove senza incontrare nessuna mia resistenza mi aveva trascinata. E subito si diede da fare. Eravamo praticamente soli… Lentamente mi abbassò il top elastico del vestitino. Apparve il mio seno. Accarezzò un seno e pizzicò il capezzolino già turgido. E mi succhiò con forza l’altro capezzolo. ‘Antonio! – lo rimproverai sospirando – Cosa vuoi farmi?’ “Ci sapeva fare il ragazzino. Mi piaceva molto, ma lo calmai. ‘Ehi ragazzino, come corri! Non si può così! Qui! Ci possono vedere. Io ...