1. Arrestata


    Data: 05/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Evoman2, Fonte: xHamster

    ... masturbarmi, di associare il mio piacere al loro. Ma in quello stato non avrei potuto farlo, non avrei potuto toccare nulla, anche se cercavo di strisciare disperatamente la mia fica contro il cavalletto. Ad un tratto sentii la mano fresca e delicata massaggiarmi le natiche, e poi insinuarsi impudentemente tra le grandi labbra e gingillare con il clitoride.
    
    Dopo poco la mano si ritrae: "E' bagnatissima! E' una lurida cagna in calore...".
    
    "Colpiscila più forte!". Lo sentii ordinare.
    
    Quindi, senza alcuna riserva, la stronzetta ricominciò a fustigarmi il sedere con più crudeltà, e questa volta mi colpii ininterrottamente per almeno una quindicina di volte. La mia voce mi si rompeva in gola, non riuscivo ad emettere nessun gemito, il mio corpo contorceva, mentre il poliziotto continua a masturbarsi liberamente, di fronte a me.
    
    Non so ancora come e quando, ma decisero che si erano divertiti a sufficienza, si ricomposero lanciando improperi contro di me, e sputando sulle mie ferite. Mi sciolsero dal cavalletto e dalla gogna.
    
    Mi fu finalmente concessa una doccia calda. Mi trovai in una sorta di studio molto elegante, con tappeti damas**ti, poltrone in pelle, una biblioteca piena di volumi, una massiccia scrivania con un pc, un paio di costosi abat-jours lasciati accesi su tavolini in altrettanti angoli della stanza, piante sparse un po' ovunque e lunghe tende bianche su ampie finestre, dalle quali entra la luce di una giornata grigia.
    
    Ero in piedi al cospetto ...
    ... della bionda. Io, completamente nuda, con i polsi ammanettati questa volta davanti; lei invece, aveva i soliti stivali neri lucidissimi, i tipici pantaloni blu della polizia, con una banda bianca sul fianco, sorretti da una cintura nera con la fondina della pistola e il manganello. Al di sopra della cintura, si stagliava il suo fisico bianco e statuario, completamente nudo.
    
    Si teneva le mani ai fianchi, in atteggiamento autoritario, ed espone con fierezza il suo seno marmoreo, con i grossi capezzoliturgidi e pesanti puntati verso l'alto.
    
    Nella mente mi si affollavano tante domande.. ma anche un unico pensiero.. era veramente bella quella dannata troia. "Sei solo un mio capriccio. Mi serviva una cagnaleccafighe, perché io vivo solo per godere... E così mi sono presa te! Rassegnati... La tua opinione non conta più niente. Sei solo un mio strumento di piacere. Ti conviene essere obbediente e remissiva. Altrimenti... so io come insegnarti la disciplina!".
    
    Poi, mettendosi le mani dietro la schiena, mi ordinò: "E adesso puoi leccarmi lafiga!".
    
    Ero sconvolta e disorientata, la mia vita mi stava sfuggendo, non era più mia, nulla mi apparteneva, eppure non riuscivo a togliermi dalla testa che la desiderava, volevo essere la sua cagna preferita. Mi inginocchiai di fronte a lei, sempre con i polsi ammanettati, le slacciai la cintura, che con il peso della pistola e del manganello mi agevolava nel far scendere velocemente i pantaloni fino alle caviglie. Le sue gambe, tanto nelle ...
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