Arrestata
Data: 05/02/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Evoman2, Fonte: xHamster
... era ormai sul punto di esplodere.
Sentivo l'umore scorrere lungo le mie cosce, sentivo le sue dita giocare spudoratamente con il mio sesso, sentivo il suo sguardo osceno controllare la mia fica, il mio respiro accelerava, la mia voglia ormai era al suo culmine. Non potevo più evitarlo. Mi lasciai andare ad un lungo gemito di godimento. Il poliziotto tolse la sua mano, la esaminò e con aria da ipocrita, fece un motto di sorpresa. Si girò e la fece vedere alla sua collega: dalle sue dita stavano colando i miei umori, densi come le bave di una cagna.
"Faglieli leccare. E' solo una cagna in calore, dai..." disse lei.
La ragazzina mi prese per i capelli e mi rialzò il viso. Il poliziotto con la sua mano ancora umida mi passo davanti e mi impose di leccarla. Non era più di sicuro un arresto legale, ma solo un sopruso, un sopruso al quale non riuscivo ad oppormi.
Ora avvertivo il freddo gelido della stanza. Il poliziotto che mi aveva masturbato, si rivolse alla ragazzina con un sorrisetto compiaciuto e, come le stesse impartendo un nuovo insegnamento, le spiegava: "Ecco, vedi? Vorrebbe essere trattata come una persona civile, con tutti i suoi diritti eccetera eccetera... Eppure, le è sufficiente essere ispezionata da una divisa militare, per eccitarsi come una troia!". La mia mente si ribellava a questa affermazione. Ma effettivamente non potevo confutarla, non riuscivo a dire nulla, non riuscivo a trovare giustificazioni a quel calore che aveva posseduto il mio corpo e ...
... che ancora era li, assopito ma era li.
Il poliziotto mi fissava con una smorfia di compiacimento, perfettamente consapevole della mia ansia, e del mio stato di calore. Capii che questo, in qualche modo, lo faceva sentire legittimato per quello che stava facendo, e lo sentii dire alla ragazzina: "Non riesce a controllare i suoi istinti a****li, neppure al cospetto di persone che possono decidere del suo destino... Questo è il suo problema! No! Non può tornare nel mondo normale! Finché si comporta come una lurida cagna in calore, che non riesce a dominare i propri impulsi, può costituire un pericolo per sé e per gli altri!".
"Noooooooo...". Cavolo che cosa stavano dicendo? Cercai di raggiungere la scala che portava verso la porta blindata, ma il poliziotto con il manganello mi sferzò un colpo ad un fianco, che mi fece crollare carponi sul pavimento.
Quando finalmente mi ripresi mi trovai trascinata sopra ad un cavalletto già preparato in una cella che faceva parte ancora dello scantinato. La luce bassa si diffondeva nella stanza, e allungava le ombre.
Sentivo che il poliziotto stava legando le mie caviglie alle gambe del cavalletto, la sentivo stringere. Ora le mie gambe erano divaricate e la mia intimità esposta e aperta al loro volere.
La ragazzina mi prese i polsi e li appoggiò su un legno, vicino alla mia testa, poi mi chiuse in una specie di gogna. Ero praticamente loro prigioniera.
La ragazzina scivolò dietro di me, la sentivo flettere quel frustino. Non ...