1. Arrestata


    Data: 05/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Evoman2, Fonte: xHamster

    ... riuscivo a vederla. Ma sentivo quel frustino fra le sue mani. Il poliziotto si mise di fronte a me. Riuscii ad alzare la testa un poco, ero spaventata ma anche curiosa. Lo vidi sbottonarsi la giacca della divisa, ed apparire gli addominali scolpiti come quelli di una magnifica statua di marmo. Sotto non aveva altro. Si slacciò la cinta e abbassò pantaloni. Non aveva biancheria intima. Li fece scendere fino alle ginocchia.
    
    Si chinò su di me, mi prese per i capelli e tirò la mia testa verso la sua: "Ragazza, questa è una prigione.. devi cominciare ha entrare nel tuo ruolo. Ormai qui sei la detenuta, non ti è permesso alcuna pulsione sessuale, e specie quella in cui ti sei fatta sorprendere prima. Non dovrai in alcun modo raggiungere l'orgasmo, avere calore se non che noi lo vogliamo.. ricordalo ci saranno forti punizioni per te cagna. Ricordalo".
    
    La mia mente si ribellava a questa affermazione e il mio corpo fremeva in un moto di rabbia e di frustrazione, che altro non faceva che esaltare il loro potere. All'improvviso una sonora vergata colpi le mie natiche. Il mio corpo sussultava in modo incontrollato, ma i suoi movimenti erano limitati per via della posizione costrittiva in cui si trova. Non feci neppure in tempo a riprendermi dal quel bruciore insopportabile, che subito ricevetti un'altra scudisciata, e poi una raffica violenta di altre cinque o sei. Mi stavo segnando il collo e i polsi imprigionati dalla gogna, nel patetico ma istintivo tentativo di sottrarti a ...
    ... quella fustigazione del tutto gratuita. A ogni colpo che ricevevo, immaginavo la ragazzina in piedi alle mie spalle, con la sua austera divisa nera e gli stivali lucidissimi, brandire nuovamente in alto il frustino, totalmente incurante del dolore che mi sta infliggendo.
    
    Nell'arco di un breve sprazzo di lucidità, riuscii a vedere ancora davanti a me il poliziotto, che aveva cominciato a masturbarsi; mi stava usando come ispirazione per la sua eccitazione. Il mio dolore era il suo piacere. Alle mie spalle sentii il tipico fruscio di vestiti che vengono slacciati. La ragazzina si stava spogliando... per masturbarsi anche lei. In effetti poco dopo cominciai a sentirne i suoi gemiti. Immaginavo quella puttanella seduta a un banco di scuola, mentre con la sua aria da brava ragazza, fantasticava sulle possibilità che aveva di asservire ai suoi piaceri le sue compagne di scuola e professoresse.
    
    La sentivo godere, la sentivo latrare la cagnetta. No! Non riuscivo proprio a sopportare quell'umiliazione, ma ero costretta a rassegnarmi alla condizione: ora ero in balia di quei due poliziotti, ai quali, almeno per gioco, a qualunque essere umano sarebbe piaciuto essere sottomesso. Solo che non riuscivo a capire dove sarebbe finito quel gioco.
    
    Sentivo il calore del mio corpo aumentare ad ogni loro gemito, sentivo l'odore acre dei loro sessi in calore, sentivo i loro sguardi passarmi ogni parte del mio corpo, ogni recesso più nascosto; avevo un bisogno estremo, impellente, di ...
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