1. L'incantesimo della strega (4° parte): sconfitta


    Data: 27/02/2024, Categorie: Lesbo Autore: Ermesincuriosito, Fonte: Annunci69

    ... stranamente breve. Entrammo nel parcheggio di un condominio due isolati dopo.
    
    Salimmo al sesto piano, e Giulia aprì la porta di un grazioso appartamento invitandomi ad entrare.
    
    Fu solo in quel momento che le chiesi spiegazioni "Ma tu vivi qui?" Fu l'unica cosa che riuscì a chiederle.
    
    "No no, è di una amica che..bè diciamo che le piaccio così tanto che mi lascia le chiavi del suo appartamento facendomelo usare a mio piacere".
    
    Un'altra vittima del suo incantesimo, pensai.
    
    "Ah ma l'hai vista, Barbara, era in camera mia l'altra notte" aggiunse come se nulla fosse.
    
    "Ah.." fu l'unica cosa che riuscì a dire, rossa dall'imbarazzo.
    
    "Vieni questo è il bagno degli ospiti. Perché non ti rilassi un po' nella vasca? Lì in quel cassetto ci sono degli oli e sali da bagno e qui trovi gli accappatoi puliti. Io preparo qualcosa da sgranocchiare".
    
    Spaesata, feci quello che mi diceva, ritrovandomi di nuovo, sola con me stessa, questa volta nuda in una vasca di un'estranea che avevo visto una notte perdersi nelle perversioni di Giulia, le stesse perversioni in cui mi ero persa anch'io.
    
    Imbarazzata e in preda ai sensi di colpa per quello a cui mi ero lasciata andare la notte prima, mi chiedevo in che modo approcciare Giulia e soprattutto allontanarla dalla mia vita e da quella di Bea. "Sicuramente mi starà aspettando di là mezza nuda, pronta a sedurmi in qualche subdolo modo, come al suo solito" pensai.
    
    Fui sorpresa invece nel trovare Giulia così come l'avevo ...
    ... lasciata, senza nemmeno essersi data una rinfrescata, come se non avesse più alcun desiderio nei miei confronti. Come se, ottenuto quello che cercava da me e da Bea, fosse passata oltre, in cerca ormai della prossima preda.
    
    Credendo di trovare anche lei uscita dalla doccia, mi imbarazzai ulteriormente per averla raggiunta in sala in accappatoio con i capelli raccolti in un asciugamano.
    
    "Barbara è via per lavoro per un paio di giorni" mi tranquillizzò, "non arriva nessuno, stai serena".
    
    Mi sedetti sul divano accanto a lei, ma a distanza. Sgranocchiai un po'di patatine facendo finta di seguire la TV.
    
    "Cosa hai, Marta?"
    
    Provai a spiegarle, tra un singhiozzo e l'altro, il mio turbamento, che non volevo continuare su quella via di perdizione. Non ero lesbica, non volevo essere lesbica, e diedi a lei la colpa di tutto, forse colpe che non aveva, ma lei continuava ad ascoltarmi senza aggredire. Singhiozzando la incolpai anche di ciò che avevo fatto a Bea, aneddoto che le strappo una risatina che mi infastidì non poco.
    
    "Hai voluto provare qualche giochino nuovo con la tua cuginetta, e la colpa sarebbe mia?" Disse Giulia divertita. "Io non ti ho forzato in nessun modo, Marta. Se vuoi darmi la colpa di tutto ciò, fa pure. Ma la verità è un'altra." e aggiunse "La cosa in realtà che più mi ha ferito, non sono le tue parole, ma lo schiaffo che mi hai dato stamattina. Immotivato, senza una ragione reale, e per di più sei corsa via senza nemmeno scusarti." Aggiunse Giulia ...
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