L’intreccio – Capitolo 34 – La vacanza
Data: 24/02/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu
... regalarmi un delizioso pompino mentre io giocavo con le dita con il suo clitoride appurando che era già bagnatissima. Con l’altra mano le davo il ritmo del pompino e assecondavo i movimenti della sua testa con movimenti pelvici verso la sua gola. Lo spingevo fino in fondo e Miriana stava quasi per soffocare, si staccò momentaneamente per poi riprendere nuovamente aumentando e diminuendo il ritmo di quel fantastico bocchino. Non volli venire subito e con una mossa repentina la staccai dal mio cazzo e la feci mettere supina nel letto a cosce spalancate. Le aprii con due dita le grandi labbra della sua fica, già fradicia di umori, e iniziai un lunghissimo cunnilingus. Le sue mani si serrarono dietro la mia nuca e inarcando la schiena mi offrì il frutto della passione. La lingua saettò sul clitoride provocandole una fuoriuscita di umori che raccolsi con la bocca. Il sapore della sua fica era gradevolissimo e nei miei pensieri lo paragonai a tutte le altre. Il suo era decisamente il migliore, aveva un gusto dolce e buono. “Sìììììììì, Filippo continuaaaa, non ti fermareeeeee, Ti pregoooo, non smettereeeee: Mamma mia! Che linguaaaaaa, siiiiiiiiiii, ohhhhhhh, vengooooooo” raggiunse un primo orgasmo ed io non smisi, anzi proseguii con l’incessante lavoro di lingua “Mi fai impazzireeee, siiiiiiii, voglio il tuo cazzoooooo, bastaaaaa, bastaaaaaaaa, non ce la faccio piùùùùùùùù, vengooooooo”. Venne una seconda volta ancora più travolgente della prima. Le feci riprendere fiato, il suo ...
... respiro era affannoso, vedevo il petto alzarsi e abbassarsi ritmicamente. “Lo vuoi?” le chiesi “Sì, Filippo! Cosa aspetti? Chiavami, fottimi, scopami ti prego!”, mi sdraiai supino sul letto con il cazzo eretto, lei le diede una leccata e si impalò su di esso e incominciò una lenta cavalcata. Voleva sentirselo fino in fondo io assecondavo i movimenti di lei con i miei la tenevo ben salda per le natiche, poi iniziò a muoversi più repentinamente cavalcava come una amazzone. “Che bel cazzo che hai, Filippo è come piace a me, fammelo sentire fino in fondooooo”. Sentire quelle parole mi inebriavano di piacere la mente. Chiusi gli occhi per concentrarmi meglio e non venire. “vengoooo, vengoooo”. Raggiunse il terzo orgasmo e si adagiò sul mio petto. “Ne vuoi ancora?” le chiesi “Sì, Filippo ti voglio ancora” Si sfilò dal cazzo e si mise a pecorina, era un chiaro invito a farsi prendere da dietro. Mi posizionai dietro di lei, le detti una leccata in entrambi i buchini poi posizionai il mio glande in corrispondenza della sua passera e spinsi fino in fondo. Con la mano sinistra la tenevo per i fianchi in corrispondenza di uno dei buchi di Venere con il pollice della mano destra stuzzicavo il buco del culo, sembrò gradire ma non mi osai chiederle di poter avere accesso a quel culo che ammiravo mentre la stavo scopando. Aumentai il ritmo della penetrazione era giunto il momento di raggiungere l’orgasmo “veniamo insieme, Filippo, spingiiiiiii, scopamiiii, spingiiiiiii, spingiiiiiii, sìììììììì, ...