1. La Ragazza di campagna diventa schiava


    Data: 20/02/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... poi si abbandonarono una sull’altra senza più muoversi, solo il respiro grosso ed affannato, che seguì per qualche minuto, faceva pensare che le due ragazze fossero ancora vive. Dopo qualche minuto ancora si sdraiarono entrambe supine sulle loro stuoie e si addormentarono. Rosa abbandonò l’idea di poter fare il bagno e se ne ritornò a casa. In basso si sentiva umida, si allarmò perché non le era mai successo qualcosa del genere e prudentemente si toccò. Allorché le sue dita raggiunsero l’inforcatura tra le gambe e strusciarono sulla peluria sentì un brivido lungo la schiena, le venne la pelle d’oca. Il suo corpo era vivo e reclamava qualcosa per essere appagato, non sapeva cosa, forse doveva fare quello che le due ragazze avevano fatto l’una all’altra, ma si trattava sicuramente di atti impuri e cercò di scacciare quell’idea dalla sua testa. Sperava solo di non essere stata vista e s’illuse che così fosse quando le due ragazze ritornate a casa non la rimproverarono di nulla, anzi stranamente rinunciarono a schernirla. Ciò doveva renderla perlomeno sospetta, cosa che invece non avvenne. Contenta e sicura Rosa andò a letto e cercò di non pensare a quanto era successo quel pomeriggio, anche i bollori del suo corpo si erano, per fortuna, calmati.
    
    L’indomani Rosa aveva già rimosso quegli avvenimenti, sua madre le disse di darsi da fare, c’era la camera delle signorine da sistemare, che loro erano già uscite da un pezzo. Entrò nella loro camera canticchiando e quando vide Sara ...
    ... seduta sul suo letto rimase a bocca aperta. – Vieni avanti cicciona – le disse questa, – ma prima chiudi la porta. – Incapace di reagire Rosa fece quanto le era stato richiesto, ma si tenne a più di un metro da lei. – Nessuno ti ha detto che non sta bene spiare i padroni? – Rosa arrossì e rimase di pietra. Ma lei l’incalzò ripetendo la domanda con un tono più duro e più alto. La casa era molto grande, nessuno le avrebbe sentite. Rosa cercò di giustificarsi, balbettò. – E’ successo per caso’ volevo fare il bagno’, non ero venuta a spiare. – Sara sorrise malignamente. – Forse inizialmente &egrave stato come dici, ma poi sei rimasta lì a guardare per tutto il tempo. Te la sei goduta guardona e magari ti sei anche masturbata. – L’ultima frase lasciò Rosa interdetta, non l’aveva proprio capita. Non era in grado di capirla in uno stato normale figuriamoci in quel momento. Ora aveva la conferma che Sara l’aveva vista e l’aveva vista anche più volte. Piuttosto che dire qualche scemenza che l’avrebbe irritata ulteriormente preferì stare zitta. Lei invece non le diede tregua. – Devi essere punita. ‘ – E’ strano ‘ si chiese Rosa, – certamente lei non si era comportata bene, ma anche loro avevano fatto delle cose brutte. Ed allora perché doveva essere punita solo lei? – Però a Rosa non andava di discutere, decise che si sarebbe beccata la punizione e tutto sarebbe finito. – Come? – chiese. Sara si alzò e girò la chiave nella toppa che ripose in una tasca dei jeans. Rosa non aveva paura, ...
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