La Ragazza di campagna diventa schiava
Data: 20/02/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
A diciotto anni Rosa era ancora una ragazzona grassa e timida, lei stessa si riteneva una cicciona abbastanza brutta. Da piccola aveva perso un anno a causa di una brutta malattia, ma ora a scuola andava molto bene, ad ottobre avrebbe frequentato la quinta al liceo scientifico. Il sesso per Rosa era invece una cosa sporca, che naturalmente non la riguardava. A diciotto anni di sesso non sapeva assolutamente niente e neanche voleva saperne, i pochi ragazzi che poteva incontrare, viveva in campagna, la deridevano perché era enormemente grassa e brutta. La chiamavano balena e foca, ma e se ne rese conto dopo, molti erano attratti dalle sue grosse tette. Al contrario, lei quel seno imponente proprio non lo poteva soffrire, lo vedeva enorme e brutto al pari delle sue immense cosce e dello smisurato deretano, in più quelle gigantesche tette avevano l’aggravante di esserle anche di peso. Era una ragazza di campagna, orfana dalla nascita ed adottata da una coppia di contadini, che non avevano figli, e che erano fattori e guardiani della tenuta di campagna di una ricchissima famiglia di Palermo. Nonostante i problemi con il suo corpo e una timidezza eccessiva, anche per una campagnola, Rosa era una ragazza sana, vivace ed intelligente. Vivendo in campagna conduceva una vita appartata, ogni mattina inforcava la bicicletta e percorreva, con qualsiasi tempo, i suoi otto chilometri, ed andava a scuola, lì si svolgeva tutta la sua vita sociale. Poi ritornava a casa, aiutava i suoi ...
... genitori e svolgeva i compiti. Andava a dormire molto presto. Nei lunghi mesi estivi lavorava nei campi e nelle ore libere vagava allegramente per la tenuta. Da metà luglio e fino a metà, agosto la famiglia del marchese Galante si trasferiva nella tenuta con la cuoca ed un paio di cameriere, Rosa e la madre davano una mano in casa. Quell’anno vennero alla tenuta: il marchese con la moglie, la figlia diciottenne Sara e la cugina Eleonora più grande di qualche anno. Il figlio maggiore non c’era, era partito per un viaggio. Erano i primi anni 70, le ragazze iniziavano ad emanciparsi, Eleonora andava già all’università a Roma e lo stesso avrebbe fatto quell’anno Sara, però non potevano ancora andare in vacanza da sole. Dopo ferragosto anche il marchese con il resto della famiglia avrebbe fatto un giro in continente. Tra le altre cose si sarebbero fermati nella capitale per trovare casa a Sara che ad ottobre avrebbe iniziato a frequentare l’università.
Le due ragazze dapprima ignorarono Rosa, poi iniziarono a tormentarla, cicciona era l’epiteto più comune. Lei cercava di ignorarle e soprattutto cercava di incontrarle il meno possibile, andava in camera loro a rifare i letti quando non c’erano, quando le ragazze uscivano per i campi lei rimaneva in casa e viceversa, ma non era possibile evitarle del tutto. Un giorno, all’inizio di agosto, le ragazze erano uscite, ma la giornata era talmente afosa che a Rosa non andava di rimanere in casa, prese il costume e si avviò al ruscello. In un ...