1. Centro commerciale


    Data: 17/02/2024, Categorie: Trans Autore: AlessandraRoma, Fonte: Annunci69

    ... allacciassi una scarpa, offrendo al tizio una completa panoramica del mio culetto. L'uomo rallenta. Probabilmente può scorgere la mia anatomia maschile accuratamente depilata, anche se le mutandine rosa sicuramente nascondono il plug. L'uomo è fermo alle mie spalle. Mi raddrizzo, faccio finta di essere sorpresa, mormoro un "Oh, mi scusi...". Lui biascica un "Non si preoccupi" e tira dritto. Proseguendo guarda verso di me un paio di volte, gli sorrido. Poi lo vedo tirare dritto verso una donna che gli rivolge la parola. Maledette mogli, sempre tra le scatole.
    
    Cambio negozio, so di attirare l'attenzione e con le telecamere onnipresenti non è il caso di rischiare situazioni spiacevoli. Dopo un altro paio di boutique senza occasioni mi avvio verso un altro settore. Passo davanti ad uno dei numerosi bar.
    
    E' adesso che li vedo. Due uomini seduti ad un tavolino a bere birra. Due tizi sui 50, sembrano tecnici od operai che si rilassano dopo una giornata di lavoro. Ancheggio incrociando leggermente i passi. Mi rendo conto che i due uomini hanno smesso di parlare, e guardano nella mia direzione. Rallento il passo, un attimo prima di superarli sfilo gli occhiali e ne guardo uno negli occhi. Lo guardo per un secondo di troppo ed il messaggio arriva. Li supero ma percepisco l'agitazione alle mie spalle. Capisco che uno sta riferendo all'altro il messaggio muto che gli ho mandato. Forse i pesciolini abboccano, devo dar loro il tempo di organizzarsi, di pagare le birre, magari ...
    ... alla cassa c'è fila.
    
    Davanti a me c'è solo un negozio di casalinghi. Mi fermo davanti ad un'insulsa batteria di pentole guardandola come se non avessi mai desiderato altro nella vita. Poi rivolgo la mia attenzione ai forni a microonde, passandoli in rassegna più volte. Sto iniziando a perdere le speranze quando li vedo appena fuori dal negozio intenti a guardare dentro. Mi prende un batticuore esagerato, sono lì per me. E ora che faccio, che faccio, che faccio. Rimangono fermi davanti all'entrata a parlottare. Decido di uscire, riprendo ad ancheggiare. Metto insieme tutta la faccia tosta che ancora mi rimane, abbasso gli occhiali e cerco di sembrare sicura di me. Passo accanto ai due, individuo con la coda dell'occhio quello che avevo "messaggiato" e lo fisso passandogli davanti.
    
    E' un bel maschiotto sui 45 anni. Passo oltre. I due esitano qualche secondo poi mi seguono. Il mio batticuore non cessa.
    
    - "Mi scusi, signorina", sento alle mie spalle.
    
    Mi fermo, mi volto.
    
    - "Posso chiederle se gradisce bere una cosa con noi?".
    
    Wow, non perde tempo il maschietto. Mi aspettavo qualcosa come "sa dirmi l'ora" o "sa dov'è il tabaccaio?".
    
    Lo guardo un po', poi gli sorrido.
    
    - "Volentieri".
    
    Il suo amico sembra meno intraprendente, fosse stato per lui magari non si sarebbero avvicinati, l'istinto mi ha fatto puntare al maschio giusto.
    
    Ci incamminiamo lentamente.
    
    - "Sa che lei è molto bella?".
    
    Complimento affettato, goffo e fuori luogo.
    
    Ma mica è facile ...