Centro commerciale
Data: 17/02/2024,
Categorie:
Trans
Autore: AlessandraRoma, Fonte: Annunci69
Ok, è un racconto di fantasia, lo dico subito: quando si fantastica tutto è permesso, ricordando sempre che la fantasia è il motore dell'azione...
Le cinque di sera... uff... un pomeriggio noioso, trascorso a sistemare piccoli adempimenti burocratici sul pc di casa. Sono tre giorni che faccio la verginella, decisamente troppi, diventerò mica una monaca. Finito, finalmente... spengo il pc.
Vado a prepararmi un frullato.
Di banana naturalmente.
Tra un sorso di latte bananato e l'altro, il pensiero corre a ben altre banane e la mano sx scende ad accarezzare delicatamente l'infranatiche. E ora? Come trascorro l'imminente serata? Ho una certa voglia di combinare qualcosa ma non so cosa... Vorrei eccitarmi un pochetto, una bottarella di adrenalina, niente di esagerato.
E va bene!!! Doccia, ritocco alla depilazione, crema body, profumo. Poi autoreggenti, minigonna, scarpe di vernice con tacchi, parrucca, giaccone pesante sopra, fa ancora freddo. Nella borsetta preservativi (hai visto mai...) spazzola, portadocumenti, rossetto e... vabbè aggiungiamo un paio di plug...
Scendo dall'auto con il consueto batticuore, un grande centro commerciale alle porte di Roma. Esco dal parcheggio sotterraneo, la scala mobile, da una parte Ikea, dall'altra Leroy Merlin. Proseguo ed entro. Subito la vetrina di una gioielleria da guardare. C'è parecchia gente ancora in giro, sono le 18.30. Sono alta, troppo alta per passare inosservata. So che chi mi guarda capisce al volo che non ...
... sono una donna. Il misto di imbarazzo, pudore, inopportunità mi fa scorrere l'adrenalina nelle vene. La minigonna nasconde il bordo delle autoreggenti, ma a patto che non mi inchini. Se lo faccio, chi dovesse passare alle mie spalle avrebbe la chiara percezione che sono una troia in cerca. Se non lo faccio, penserebbe semplicemente ad un travestito.
Osservo i gioielli con interesse, poi esco. L'adrenalina ha fame di qualcosa. Mi dirigo alla toilette, entro in quella delle donne. Faccio pipì, poi estraggo un plug dalla borsetta. Quello a pera allungata, molto morbido, adatto al passeggio. Lo insalivo e lo inserisco. Adesso camminare è più bello, più piacevole. La sensazione dei tacchi, delle autoreggenti, del plug che mi stimola internamente. Ora sono proprio femmina. Femmina in calore.
Visito un paio di boutique senza comprare nulla, sono le 19 passate. Due ragazzi tra i 25 e i 30 su una panchina mi guardano con insistenza, parlottano tra loro. Immagino cosa stiano dicendo. Ricambio il loro sguardo e istintivamente ancheggio un po'. Ho voglia di provocarli. Abbozzo un mezzo sorriso, i due rimangono a bocca aperta. Due fagiani, niente da fare.
Negozio di scarpe adesso. Le scaffalature che compongono le corsie sono alte. Decido di passare all'azione. Mi tiro un po' su la minigonna quando adocchio un uomo solo camminare lentamente nella mia direzione. Faccio finta di armeggiare con una scatola da scarpe. Quando lui è a pochi metri mi inchino completamente come se mi ...