Appena trasferito
Data: 17/02/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: jib, Fonte: RaccontiMilu
... dopotutto l’ho appena conosciuta; così la ignorai e tornai ad appoggiarglielo sulla fregna, accanto alle perle del suo perizoma, ma questa volta non mi fermai. Con un movimento lento ma continuo glielo misi dentro; era veramente calda e bagnata, non feci alcuna difficoltà. Lei ansimò, io la sostenni prendendole il culo con le mani e stringendolo, poi abbassai la testa e le succhiai le tette. Lei ansimava sempre di più, e le mie spinte cominciarono a prendere un ritmo più regolare. Le presi la gamba che appoggiava sul paraurti tenendola sul mio gomito e la alzai ancora di più, aiutandola a stare in piedi tenendola con l’altro braccio. In quella posizione potevo penetrarla a fondo e con forza, andai avanti variando la velocità, e sentendo che i gemiti aumentavano aumentai anche il mio ritmo, prendendola con forza fino a quando non venne in un orgasmo liberatorio. Sentendo che le mancavano un po’ le forze le lasciai delicatamente la gamba e la distesi completamente sul cofano, aprendole le gambe. Io dovetti acchinarmi sulle ginocchia per poter essere all’altezza giusta, il cofano della mia sportiva macchina non era tanto alto; le misi nuovamente dentro il cazzo, che nel frattempo era diventato duro come non mai. Da quella posizione potei vedere che condivideva quella bagnata fessura con le perline del perizoma, che probabilmente la stavano anche stimolando, dato che facevano lo stesso effetto sul mio membro. Aveva veramente le labbra del sesso molto carnose, e avvolgevano la ...
... mia verga dura in maniera perfetta. Dato che era appena venuta ripresi a penetrarla con dolcezza, quasi leggero, inserendo solo una parte del pene. Piano piano aumentai il ritmo, ma senza spingerlo tutto dentro, lei aveva ripreso a mugolare, mi chiedeva di scoparla più forte, ma io non cedetti; muoveva il bacino per provare a prendere una parte maggiore del mio cazzo ma io mi tenevo sempre a quella distanza che faceva si che solo pochi centimetri entrassero dentro. Quando vidi che stava raggiungendo il limite della sopportazione le presi entrambe le gambe e misi le caviglie sulle mie spalle, mi inchinai un po’ in avanti in modo da avere l’angolazione perfetta e con un colpo di bacino le infilai tutto il cazzo dentro, spingendo forte. Lei urlò di piacere, era esattamente quello che voleva “scopami, mettimelo tutto dentro e scopami forte” disse gemendo; fu esattamente quello che feci. La scopai con forza, sentivo la sua schiena che premeva sul mio cofano, lei gemeva mentre spingevo forte che le palle le sbattevano sul culo, ansimando anche io. Dovetti decelerare un attimo per riprendere fiato e riposare un attimo le gambe ché quella posizione leggermente accovacciata aveva fatto scaldare parecchio i muscoli. Ma dopo poco ripresi, deciso a farla venire ancora. Prendendole le gambe dalle caviglie le sollevai il bacino, tenendole di fianco alla mia testa. In quella posizione le spinte erano micidiali, e sentivo le le entrava tutto ad ogni colpo, facendole muovere a ritmo anche le ...