1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/02/2024, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... fianchi, la mia inappuntabile mogliettina. Le sorrido e lei ricambia con gli occhi stranamente brillanti, come quando fa una delle sue monellerie.
    
    Franchi è davvero un vecchio porco! Ha fatto cadere le sigarette e mi ha chiesto, con uno sguardo, di raccoglierle; mi sono chinata, ma lui le ha deliberatamente spinte col piede sotto il tavolo ed, abbassandomi, ho visto! Il porco l’aveva tirato fuori: non durissimo ma grosso, nodoso… il gioco mi incuriosiva: leccai la sua cappella e poi la imboccai un attimo: sapeva di pulito. Mentre ero inginocchiata sotto il tavolo, sentii la mano di Stefano insinuarsi sotto il vestito e accarezzarmi il solco della fica: delizioso!!!
    
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    La natura mi fece sentire in quel momento il suo richiamo e, scusandomi, mi alzai per andare a dar sollievo alla vescica. Mentre raggiungevo la stanza da bagno, sentii le voci degli altri che scherzano con mia moglie e lei che diceva «E no, dai, mi vergogno!!» Raggiunsi il bagno ridacchiando: cosa mai poteva far vergognare quella sensualissima mia mogliettina? Fatto ciò che mi aveva portato lì (e lavatomi la faccia con l’acqua fredda per dissipare un po’ la foschia alcolica intorno alla mia mente), tornai nel soggiorno e sentii Marica ridere: la vidi ed era in una posizione strana: inginocchiata sul tavolo e rivolta verso di me, mentre accanto a lei Moretti e Gus sembravano molto intenti a fare o guardare qualcosa. Lei si drizzò, rise e scese ridacchiando ...
    ... dal tavolo, lisciandosi il vestito: era più bella che mai, con gli occhi luccicanti ed il viso rosso di… imbarazzo? Eccitazione?
    
    Sergio si era diretto con passo insicuro verso il bagno e Gus, al quale ero in quel momento vicina, mi aveva cinto le spalle con il braccio e mi aveva baciata; non mi ero opposta e quindi mi riempì la bocca con la sua lingua guizzante. Intrappolata così, qualcuno da dietro mi forzò –non molto: in fondo mi lasciai pilotare- ad appoggiare un ginocchio sul tavolo; poi, cingendomi la vita, mi fece sollevare anche l’altro in modo che mi trovai avvinghiata a baciare Gus mentre gli altri mi sollevavano l’abito fino alla vita e mettevano a nudo la mia fichetta. Sentii molte mani ed una bocca esplorare i miei tesori e, inutile dirlo, la mia eccitazione andò a mille. Sentimmo tornare mio marito e quindi balzai giù dal tavolo, ricomponendomi.
    
    Ricominciammo a giocare e, man mano che la serata avanzava, che le mani di poker ed i bicchieri di liquore si susseguivano, il mucchietto delle mie fiches si assottigliava in modo impercettibile, ma costante. Me ne accorsi ‘drammaticamente’ quando mi trovai un poker di Jack servito e cercai di rifarmi; ma i rilanci mi impedivano di giocare. «Scusate tutti, ho un problemino: vorrei vedere questa mano, ma non ho abbastanza fiches per farlo… Avete un suggerimento od una proposta da farmi?» Stefano sorrise, sornione: “Beh, io una proposta l’avrei… ma dobbiamo essere tutti d’accordo: puoi partecipare al rilancio se metti ...
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