1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/02/2024, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... che non è stata forzata fisicamente a fare cose, ma solo indotta da situazioni nelle quali, in qualunque momento, avrebbe potuto decidere di fermarsi… ma non lo ha fatto! Quindi, come vedi, siamo tutti contenti, ma la cosa che ti si chiede, se lei deciderà di partecipare, tu non devi rompere le palle… Ok?» Cosa potevo dire? «Sì, va bene, scusa: non volevo farti arrabbiare!» Mi sorrise, tornato improvvisamente affabile: «Ok, va bene… Dai, raccontami qualcosa di voi…» «Cosa vuoi sapere?» «Mah, non so… quanto tempo è che vi siete sposati, per esempio? E poi: se ho ben capito, lei è brava nella progettazione con computer…» «Siamo sposato da cinque anni, dopo esser stati fidanzati per due; entrambi avremmo preferito convivere ma sai, suo padre è anziano e sposarci era la condizione per poter vivere insieme senza farci fracassare i cosiddetti…» Gli sorrisi e lui contraccambiò, con un’espressione comprensiva. «Per il lavoro, sì: Marica è molto brava e stimata, nel suo lavoro si occupa di… » e glie lo spiegai; come sempre, Stefano mi fece le domande “giuste” segno che aveva ben chiaro di cosa stessimo parlando ed alla fine aveva ben chiaro il lavoro e le potenzialità di mia moglie. Sorrise: «Senti… e cosa ne diresti, se assumessimo anche lei, nel nostro gruppo? Ti piacerebbe lavorare anche con lei? Potremmo metterla nel nostro Ufficio Progettazione e magari, dopo un mese o due, farla diventare capo-progetto; ovviamente entrando da noi il suo stipendio aumenterebbe di… uhmm… beh, ...
    ... direi il venticinque per cento, all’inizio, ma poi, come capo-progetto…» Mi strizzò l’occhio e mi diede una stretta complice sul ginocchio. Beh, in effetti l’idea era stuzzicante… Credo che, al pensiero dei nostri futuri introiti, mi fossero venute le pupille a forma di dollaro, come zio Paperone… Restammo qualche minuto in compagnia dei nostri pensieri; non so cosa pensasse lui, ma io riflettevo su me, sui cambiamenti che questa imprevista vacanza aveva fatto irrompere nella nostra vita, sulle possibilità che ci si schiudevano davanti e anche… beh, sì, sulla Marica che pensavo di conoscere meglio di me stesso e che invece si è completamente rivelata solo in queste ultime quarantott’ore… “Bella troia, che avevo sposato… che poi, io ne sono ancora innamorato… però adesso, in fondo, se riesco a tacitare il mio orgoglio di maschio, anche lei può contribuire a far notevolmente migliorare la nostra situazione… E poi, se lei si… diverte così, allora non potrà certo rinfacciarmi se anch’io mi prendessi qualche… distrazione, ecco!” Riflettei ancora qualche minuto, poi mi schiarii la gola e parlai: «Beh, Stefano… sai, ci ho riflettuto su…» «Ah, bene: dimmi…» «Beh, sai, pensavo di accettare la vostra proposta… Ovviamente -mi precipitai a precisare, ma in realtà solo per allontanare il mio consenso di un attimo- tutto è subordinato al fatto che anche Marica sia d’accordo…» «Beh, è ovvio che tutto dipende da lei: se lei non accetta la parte delle condizioni che la riguardano, l’accordo salta ...
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