1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/02/2024, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... per tamponarla delicatamente con la salvietta e… e mi sentii una mano che mi stringeva collo e nuca, piegandomi in basso, potentemente! Provai a divincolarmi, ma altre mano mi avevano alzato il camice da lavoro fino ai fianchi e la mano del giovane mi frugava i buchini. L’anziano aveva lasciato i fianchi, ma adesso mi aveva preso i polsi e me li teneva, uniti nella sua manona; non li stringeva forte, ma nella solidità della presa sentivo la decisione di non volermeli liberare. Ma cosa stava succedendo, nel mio centro estetico? Ero infuriata, ma il dito del giovane in quella strana, assurda, inconcepibile situazione, si fece strada tra la sommità delle mie cosce e mi fece provare una fitta di languore che, inaspettatamente, mi inumidì subito la topina. Lui, forse avvertendolo, piegò un dito e me lo introdusse, forzando le cosce col resto della mano ad allargarsi. Nel frattempo, la pressione sulla mia nuca aveva portato le mie labbra ad appoggiarsi a quelle della giovane; inorridii quando sentii la sua linguetta accarezzarmele e poi affacciarcisi in mezzo… Con una sorta di imprevisto automatismo, la accolsi disserrando la mascella e contraccambiai. Il marinaio più anziano mi carezzò il viso, il collo, le spalle e, arrivato allo scollo quadrato della cappa da lavoro, la strappò da cima a fondo. Spaventata, mi staccai da lei e gettai un’occhiata in giro, come cercando soccorso e… e vidi che la ragazza appoggiando una mano sul proprio sesso… si stava ACCAREZZANDO!!! La situazione ...
    ... mi stupì al punto che devo aver sgranato gli occhi; il senegalese se ne accorse e voltandosi vide anche lui la ragazza che si stava toccando; allora mi afferrò per la nuca e mi pilotò sorridendo fino a quel fiore di carne aperto dall’eccitazione. Appoggiai le labbra e poi, beh, poi leccai quelle intime labbra che si schiusero, liberando un profumo che mi inebriò: decisi di infischiarmene dei due uomini e cominciai a far danzare la mia lingua sulle labbrine ed in mezzo a loro, poi percorrendole dal morbido angolino in basso fino alle piegoline che celavano il suo bottoncino del piacere; sentii la sua morbida mano accarezzarmi un seno e poi scendere al fianco e poi al pube e poi insinuarsi tra le mie cosce per restituirmi il piacere. Mi sentii sollevare di peso e mi trovai inginocchiata ai lati della testa della ragazza, ma sempre con le sue labbrine da leccare e succhiare: abbassai il bacino e la sua lingua dolcissima cominciò a percorrere il mio sesso pulsante, provocandomi sensazioni sublimi. Ma cosa mi stava succedendo? Non riuscivo più a reagire, a rifiutarmi, a decidere: seguivo passivamente –ma con inaspettato e grande piacere!- il corso di eventi decisi da altri… Sentivo montare dentro di me l’ondata spumeggiante del piacere, che stava per travolgermi in quella situazione per me inconcepibile, fino ad anche solo mezz’ora prima. Avvertii solo velatamente che i due uomini avevano spostato il lettino mettendolo al centro della cabina e vidi il marinaio anziano venire verso ...
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