1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/02/2024, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... alta quasi un metro e ottanta, coi capelli rossomogano, un alto solido seno e lunghe gambe appena velate da una gonna di tulle bianco), il suo socio Branco, un uomo appena oltre i sessanta, sul metro e sessantacinque e un pochino soprappeso, il classico piccoletto paffuto, calvo e allegro. L’altro socio, Franchi, era invece alto, magro, austero, con folti capelli bianchi e un profilo da senatore romano: probabilmente a ridosso dei settanta. L’ultimo socio -Gus White, uno statunitense- era un nero che dimostrava poco più di trent’anni, alto, con una muscolatura da tuffatore olimpico ed un affascinante sorriso bianchissimo. Dopo un giro di aperitivi (molto alcolici!) ci sedemmo a cena e, mentre Angela e Marica parlavano e a volte ridevano tra loro, i quattro soci mi illustrarono la loro proposta, mentre le portate si susseguivano, annaffiate da eccellenti vini. Un’occhiata verso le due donne mi fece cogliere un particolare che, lì per lì, non considerai significativo: Angela proponeva a Marica di bere e, mentre mia moglie vuotava il calice, lei ne beveva meno di metà e, come i bicchieri tornavano sul tavolo, il maggiordomo subito riempiva nuovamente.
    
    L’aria era carica di… non so. Elettricità? Ormoni? Situazioni sul punto di realizzarsi? Sentivo nitidamente che quella sera, quelle persone così compite, così formali, stavano ardendo dalla voglia di giocare col mio corpo… e, man mano che la cena procedeva, ero sempre meno propensa di essere contraria. Marco Branco era il ...
    ... classico piccoletto, pancione, pelato… mi dava l’idea di amar baciare la fica; Franco Franchi era il classico tipo autoritario, di quelli che amano dare ordini alle donne… inoltre era piuttosto anziano e… beh, a me gli uomini non più giovani hanno sempre ispirata un sacco…e poi Gus… affascinante, con sorrisone abbagliante e… ed un cavallo dei pantaloni che mi fa pensare che quello che si dica dei neri sia vero… e mi riservai di scoprirlo entro poco tempo!!! Notai subito il lavoro di squadra teso a metterci a nostro agio, ma anche a farci ubriacare… la mia vita, prima di conoscere Sergio, mi aveva portato d essere in una compagnia di ragazzi dove bevevamo parecchio e quindi, visto quell’allenamento, so che non sarà facile farmi ubriacare… Però, visto che sembrano tenerci, sarò gentile e farò finta di sbronzarmi.
    
    Dopo cena, soddisfatto dalle possibilità ventilate e dei chiarimenti avuti, mi rilassai come del resto fecero anche i nostri ospiti: avevo necessità di tempo per riflettere sulla proposta e poter dare una risposta. Moretti propose una partita a carte e i suoi soci acconsentirono con entusiasmo: come potevo rifiutarmi? Musica di sottofondo, il carrello delle bibite accanto al tavolo da gioco, il personale messo in libertà, ci sedemmo e cominciammo a giocare a poker; erano anni che non giocavo, dai tempi dell’università ma, anche se arrugginito, ricordavo ancora come si giocava. Mi venne data una dotazione di fiches e cominciammo la partita. Mentre la partita proseguiva, ...
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