1. Demoni Dal Passato


    Data: 24/08/2018, Categorie: Lesbo Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti

    ... il mio viso dei suoi umori. Cosa mi prese allora ancora non riesco a capirlo ma istintivamente aprii la bocca e ingoiai più succo possibile. Faceva caldo, l’odore acre degli umori di entrambe ammorbava la stanza, ma stavamo godendo. Io continuavo a scoparle il culo con la mano e Caterina ad avere orgasmi uno dietro l’altro, ed ogni volta mi crollava addosso ansimando e mugulando di piacere. “E’ stato bellissimo mia piccola troietta, ma ora è il tuo turno di godere, ti andrebbe di riaccendere un po’ il fuoco di questa serata?” Anche se non sapevo come poter scaldare ulteriormente la serata, risposi di si. Lei alzò il telefono e schiacciò lo zero. Qualche minuto dopo la porta si aprì ed entrò Giò. Era completamente nuda, indossava soltanto, legato alla vita, uno strap on di grosse dimensioni. Vederla così nuda, quasi senza seno con quel visino pieno di efelidi, facevo fatica a pensare che avesse 18 anni, più che a mia figlia grande, assomigliava alla piccola di 14 anni. In un attimo mi resi conto che mi ritrovavo nuda in una stanza di un albergo con una donna matura ed una ragazza 18enne che sembrava mia figlia, e mi accingevo a fare dei giochi sessuali con loro. Tutto in me avrebbe dovuto impedirmi di farlo, ma l’eccitazione era tanta che, non solo non me ne vergognavo, ma ne avevo estremamente voglia. “Dai ora è il tuo momento, vedrai che Gìò è una vera zoccola, proprio una puttana disgustosa, vedrai come ti farà godere. Su Giò, mettiti tra le gambe di Anna e riempile bene ...
    ... la figa con il tuo strap on.” La ragazza non se lo fece ripetere due volte e, una volta posizionato il suo giocattolo davanti alla mia figa, lo spinse con forza dentro di me. Emisi un grido di dolore e di piacere, poi iniziò a pomparmi con il classico movimento avanti e indietro, prima piano, poi sempre più veloce. Intanto Caterina aveva ripreso a giocare con il mio buco del culo, prima uno, poi due, poi tre ed infine quattro dita dentro. Così presa in due buchi il mio piacere cresceva sempre più, tanto che mi ritrovai a dire delle cose che mai mi sarei immaginata di pronunciare del tipo , ed altre scicchezze del genere ma che comunque godevo nel pronuciarle. “Giò, adesso inculala. Infilagli il tuo strap on fino in fondo, dai scopagli il culo.” Giò allora cominciò a scoparmi il culo come nessuno aveva mai fatto, facendomi emettere delle urla di piacere quasi disumane. Intanto Caterina mi stringeva tra le dita e mi torturava i capezzoli ormai grossi con un mignolo, facendomi godere ulteriormente. Stavo arrivando al momento dell’orgasmo, sentivo crescere dentro di me una scossa elettrica che partiva dal ventre fino alla testa. Mi staccai da Giò, mi rialzai in piedi sul letto e masturbandomi, squirtai in bocca alla ragazza che a sua volta bevve avidamente. “Ora avvicinati e baciami, fammi gustare il mio sapore.” Dissi a Giò, lei prontamente mi baciò passandomi in bocca gli ultimi sorsi del mio liquido. Mi resi conto che forse ero impazzita, stavo baciando una ragazza che poteva ...
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