Il rubacuori
Data: 13/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... lui.
Lui mi squadra con gli occhi smarriti da bambino tenero e indifeso, molto probabilmente anch’io ho la stessa espressione, eppure non me ne curo, perché quando si paga qualcuno non è importante curarsi di ciò che potrebbe pensare. E’ un uomo abituato a fare ciò che le donne gli chiedono o gl’impongono di fare, ragionevolmente mai nessuna gli ha chiesto d’essere amata e credibilmente adesso andrà via sentendosi denudato e impoverito. In quell’istante lui mi spoglia delicatamente guardandomi negli occhi, mentre le sue dita sfiorano impercettibilmente la mia pelle, dopo avvicina il suo respiro ai miei seni, fa scorrere le sue labbra su tutto il mio corpo mentre questo s’inarca sotto le sue mani. Con dei gesti di chi ti considera amorevolmente il suo privatissimo tesoro, lui m’adagia affettuosamente sul letto baciandomi le labbra con una delicatezza infinita. Le sue labbra scendono, il suo volto affonda fra i miei seni, sul mio ventre, fino a incontrare il punto più caldo e amabile, quello che si trova fra le mie cosce. Io gli accarezzo i capelli, sento il mio corpo abbandonarmi, risale e sussurrando a una distanza brevissima fra le mie e le sue labbra m’annuncia in maniera calorosa:
‘Ti amo Marilena’ – questo lo dice mentre affonda adagio dentro di me, ...
... fintanto che il suo corpo s’incrocia con il mio.
In quel preciso istante ci fondiamo l’uno all’altra, io lo avvinghio a me mentre una lacrima solca il mio viso e un tenero sorriso apre il suo volto: siamo all’unisono, al presente si muove in modo fragile come colui che ama in modo appassionato e sincero. Io fremo, il respiro è affannato come il suo, il piacere mi percorre trapassandomi le membra, in quanto è continuo, inesorabile e persistente, ma denso, discreto e ricco al tempo stesso. La mia voce è spezzata, alla stessa maniera è perfino la sua, intanto che uscendo di senno mi proclama:
‘Ti amo, come mai nessuna ho finora amato’.
Al momento lui dorme. Il suo volto attualmente è sereno, probabilmente sta sognando un mondo fatto da clienti come me. Bacio la punta delle mie dita e sfioro la sua fronte liscia e salda, i soldi sono sul comodino, sto per andarmene quando lo sento chiamare visibilmente impastato dal sonno:
‘Marilena, avvicinati, ascoltami’.
‘Sì, sono qui’ – gli dico io piano rincuorandolo.
‘Sta’ attenta piccola, abbi cura di te’ – mi risponde lui in modo amabile e premuroso.
Io richiudo la porta ed esco, avventurandomi in un mondo fatto d’inusuali speranze e di fiorenti prospettive.
{Idraulico anno 1999}