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IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE – CAPITOLO 3
Data: 13/02/2024, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... di asciugarmi un po’… Due minuti?” “Certo! Faccia con comodo… La richiamo…” Non potei fare a meno di pensarla per due minuti in una certa maniera. Risi io stesso della mia eccessiva fantasia che mi ero creato. Ma immaginandola bellissima, inevitabilmente nuda e magari con solo l’asciugamanino tenuto stretto come un turbante sui capelli bagnati e raccolti. Era precipitosamente uscita dalla doccia! Non riuscii a non accarezzarmi la patta dei miei pantaloni. Ero già agitato per colpa di Simonetta e lui era di nuovo duro! Troppe emozioni per il mio uccello quella mattina! Prima la dolce Simonetta, poi la misteriosa vicina di casa ed adesso la signora Paola Rossini… Così gentile… E cosi nuda… Al cellulare! Dopo qualche minuto la richiamai. “Eccomi! – rispose questa volta lei immediatamente dopo un solo squillo – Adesso sono pronta… Quasi… – aggiunse probabilmente sorridente – E poi non siamo mica in videochiamata!” “Ho il sospetto che dovrei rattristarmi… Mi dica, signora… – replicai facendole capire di aver capito la sua allusione sulla sua nudità – L’ascolto, signora Rossini!” “Una mia collega ed amica mi ha assicurato che lei è un vero professionista. Della fotografia…” “Grazie! – risposi subito facendo trapelare il sorriso provocatomi da quel complimento e che non riuscii a trattenere – Mi fa piacere sapere di godere di una certa fama tra le signore… E buona fama!” “Evidentemente se la merita. Ed io ho proprio bisogno di una sua prestazione che la giustifichi e ...
... confermi soprattutto la sua professionalità unita ad un’altrettanto certa serietà…” “Mi dica… – la interruppi indubbiamente ancor più inorgoglito da quelle parole – Sono a sua completa disposizione! Se posso…” La sentii emettere un primo sospiro. “Ho bisogno di un book fotografico… – disse tutto d’un fiato – Si chiama così, no? Deve sapere… ehm, che è per un regalo… Naturalmente è una mia iniziativa! Mio marito non lo sa e non approverebbe assolutamente! Anzi…” “Capisco! – la interruppi di nuovo facendole così subito intendere tutta la mia spontanea complicità – Ma non le sembra che sarebbe meglio che prima ci vedessimo? Magari qui, nel mio studio? Certe cose è meglio non dirle al telefono!” “Le sarei infinitamente grata! – rispose subito la signora Paola che evidentemente non attendeva altro – Neanche a me va di parlare di cose così private al cellulare. Quando posso venire a trovarla?” “Anche oggi, se le va… – tentai subito di incoraggiarla – Se desidera mi tengo il pomeriggio libero. Sul tardi…” “Sarebbe magnifico! – rispose subito lei che era evidentemente un po’ in ansia per il problema che aveva – Mio marito è in riunione fino alle 21 e poi ha una cena di lavoro. Mia figlia ha una cena con le compagne di classe…” “Le va bene, signora Rossini, alle 17.30?” “Perfetto! Ma io mi chiamo Paola. Non sono una adolescente ma non sono neppure una vecchia! Dammi del tu, se vuoi… E so già dove è il tuo studio… Me l’ha già spiegato la mia collega…” “Ti aspetto, Paola! – le dissi ...