1. La Storia di Monica – Cap. 1.7 – Daniela e Luigi


    Data: 12/02/2024, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Sesso di Gruppo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... privé e farti scopare da chiunque ne ha voglia.’ ‘Sai a volte mi piace sentirmi zozza dentro, e Manlio &egrave sempre così dolce…’ gli risposi mentre lui mi legava blandamente le mani dietro la schiena usando la cintura dei pantaloni. Luigi iniziò a sculacciarmi come aveva fatto prima, senza mai diventare violento, ma facendomi arrossare un po’ le chiappe, mentre giocava con i miei capezzoli stringendoli dolcemente fra le dita. Scoprii che quel trattamento mi stava eccitando tanto da farmi colare gli umori sulle cosce, e quando lui se ne accorse, m’infilò due dita nella passera. ‘Hai la fica talmente bagnata che potresti prendere due cazzi alla volta senza accorgertene.’ mi disse dandomi due ceffoni sulle chiappe un po’ più forti degli altri. Quando sentii che si stava allontanando mi girai per inginocchiarmi davanti a lui, e tirar fuori quello che volevo con così tanta desiderio : il suo gran cazzo. Non persi neanche un attimo e presi subito a spompinarlo con ardore, mentre una mano faceva capolino tra le mie gambe, trovando la passera ormai fradicia, e non ci volle neanche troppo per far sì che il pene gli tornasse duro. ‘Scopami.’ gli dissi piegandomi nuovamente contro la scrivania e tenendo ben aperta la fica ‘Poi fai quello che vuoi, ma adesso scopami.’ Luigi mi prese proprio come volevo, con quel misto di violenza e passione che fa sentire ogni donna completamente posseduta dal suo uomo, tenendomi ben salda per i fianchi e affondando il cazzo dentro di me in modo ...
    ... incostante, ora lento ora veloce, per far sì che perdessi ogni pudore e mi concedessi al piacere con tutta me stessa. Cercai di tenermi alla scrivania con tutte le mie forze per non perdere neanche un affondo del suo bastone, gemendo sempre più forte ogni volta che sentivo le sue palle sbattermi contro il pube. L’orgasmo, il primo vero della giornata, mi travolse spezzandomi in due, come una diga frantuma l’oda che vuole superarla, proprio mentre lui affondava il pollice nel mio ano, come a farmi capire quale sarebbe stato il prosieguo del rapporto. Il mio amante mi diede però tutto il tempo di riprendermi, rimanendo fermo dietro di me. ‘Sdraiati qui sopra.’ gli dissi indicando la scrivania, e dimostrando una notevole agilità, Luigi si mise come gli avevo chiesto in un attimo. Ancora un po’ barcollante per l’orgasmo mi misi in piedi sopra di lui e feci cadere a terra il mio vestito, che ormai era solo d’intralcio. Poi presi il suo pene in mano e lo diressi contro il mio sfintere, per infilarcelo dentro senza emettere alcun gemito. ‘Mi spiace solo che mi stancherei di te come di tutte le altre.’ mi disse afferrandomi le tette ‘Perch&egrave sei una donna unica.’ ‘Stai zitto e scopa.’ gli risposi iniziando a cavalcarlo, aumentando via via il ritmo e riprendendo a godere come prima. Nonostante i miei sforzi, quella era però una posizione che permetteva ben pochi movimenti, così lui mi portò sul divano, e dopo avermi fatta sdraiare, m’inculò donandomi però solo piacere. ‘Toccati, mi ...
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