Il regalo di matrimonio perfetto
Data: 09/02/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Il-legale, Fonte: EroticiRacconti
... soffrire.
La giacca del suo abito e la camicia bianca nascondevano a fatica i suoi boxer. Li sollevai entrambi e ordinai ad Alberto di aiutarmi a tenerli su. Lui obbedii incredulo.
Ero pronta, lui molto meno.
Quando tirai giù i suoi boxer mi ritrovai davanti uno spettacolo decisamente bello e intrigante, anche se c’era da lavorarci un po’. Il suo pisello, infatti, era ancora in una condizione leggermente barzotta, per quanto le dimensioni fossero già molto più che apprezzabili.
In un altro contesto l’avrei massaggiato a lungo, ci avrei giocato un po’, ma in quel caso proprio non potevo, tempus fugit.
Senza perdere un istante afferrai il suo cazzo con entrambe le mani e, dopo aver sollevato lo sguardo per fissare Alberto dritto negli occhi, lo presi tutto nella mia bocca.
Non appena imprigionato nelle mie bollenti fauci il processo di solidificazione del suo membro divenne tanto rapido, quanto ineluttabile.
Il cambio di consistenza e dimensione del suo pisello dentro la mia bocca mi provocò l’ennesimo brivido in mezzo alle gambe e con esso un piccolo lago di eccitazione.
Travolta dal desiderio iniziai a leccare e sferzare vogliosa la sua asta dalla base fin sulla punta, non disdegnando, ogni tanto, di fermarmi a giocherellare e ruotare con la mia lingua intorno alla sua cappella.
Fino a quel momento Alberto aveva retto indomito il mio sguardo voglioso, ma ad un certo punto, sotto gli incessanti colpi della mia lingua, chiuse gli occhi e si lasciò ...
... andare all’indietro, appoggiandosi alla porta sopraffatto.
Intuendo fosse ormai cotto a puntino, ripresi a divorare ingorda la sua solida carne. Le mie labbra, tinte di rosso cremesi, iniziarono a scivolare lente e lascive lungo tutta la sua virilità, mentre all’interno la mia lingua assaporava viziosa ogni traccia della sua liquida eccitazione.
Pochissimi vertiginosi saliscendi furono sufficienti ad infervorare il novello sposino.
Dopo qualche appassionato succhiotto sulla sua cappella, infatti, Alberto tolse le mani dalla porta cui era appoggiato e si aggrappò alla mia bellissima acconciatura, evidentemente ignaro degli 80 euro e quasi cinquanta minuti spesi per tirarla su.
Iniziò a spingere rapidamente la mia testa verso il suo inguine e nel giro di pochi istanti mi confessò di essere pronto ad esplodere.
Il tempo per riflettere fu pochissimo, ma sufficiente per capire che se il suo pisello fosse uscito dalla mia prigione di certo mi avrebbe rovinato il trucco, per non parlare del vestito.
Fu così che mentre lui rallentò, pronto ad uscire per la sborrata, io aggrappai con forza le mie mani al suo culo, impedendogli di fuggire.
Il suo orgasmo fu denso, violento, dolce.
Lo lasciai sussultare e tremare dentro di me ripetutamente, poi lo liberai ben attenta a non far colare nulla sul mio vestito.
Mi misi comoda, scivolando seduta su di un lato a terra. Mi chiese se volevo andare in bagno, presumo per sputare, ma dopo aver buttato giù tutto gli dissi che ...