Il regalo di matrimonio perfetto
Data: 09/02/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Il-legale, Fonte: EroticiRacconti
... testa per guardare meglio la vasca, così da immaginare un pochino più nel dettaglio tutte le mirabolanti peripezie che sarebbe stata in grado di ospitare, quando Alberto sfiorandomi la spalla mi riportò drammaticamente alla realtà.
Senza dire una parola mi avvicinai al menzionato terribile letto matrimoniale e lasciai lì il pacchetto, mettendo in bella mostra, come da istruzioni di Valentina, il biglietto di auguri.
Appena fatto mi girai verso di Alberto, così da raggiungere l’uscita.
Mio malgrado, però, i suoi occhi magnetici, uniti ai poco casti pensieri provocati dalla vasca e alle bollicine del pessimo vino bianco bevuto con le linguine, mi fecero balenare in testa l’idea più stupida, insensata e terribilmente malefica della mia vita.
Odiavo Chiara e volevo la mia vendetta su quella stronza da troppo tempo.
Come un predatore che ha puntato la sua preda mi indirizzai fulminea verso lo sposino con la ferma intenzione di non farlo fuggire.
Avvicinai il mio viso a pochi centimetri dal suo, lasciandolo completamente impietrito dalla paura.
Con la mano destra dietro la schiena Alberto tentò maldestramente di aprirsi una via di fuga, ma non gli diedi il tempo di riuscirci poiché, sollevandomi sulle punte, incollai risoluta le mie labbra alle sue.
Passarono tre o quattro infiniti secondi in cui mi sembrò di baciare un manichino, poi finalmente ricambiò il mio bacio e con la sua bocca prese possesso della mia.
Mi fece assaporare prepotentemente il ...
... dolce sapore della sua lingua ed io docile mi lasciai invadere e torturare dalla sua passione.
Dopo quasi un minuto di erotica apnea si fermò di colpo, allontanò solo di qualche centimetro il suo volto dal mio, tolse la mano dalla maniglia e la portò dietro al mio collo, poi finalmente tornò a baciarmi.
Confesso che a quel punto ero felice, avevo avuto la mia vendetta, non desideravo altro. Purtroppo per me, però, quel dannato bacio fu caldo, sensuale, lussurioso.
Un irresistibile formicolio di piacere iniziò a scendere dal mio basso ventre fino in mezzo alle cosce e prima che me ne accorgessi la mia mano destra era sulla patta dei suoi pantaloni.
Alberto trasalì, sgranò gli occhi e si tirò indietro verso la porta, era terrorizzato. Io, però, non gli diedi il tempo di riflettere, di obiettare, mi riportai di filato addosso a lui e tornai a baciarlo con avidità.
Nel frattempo la mia mano destra, più veloce che mai in passato, si sbarazzò di cintura, bottone e zip, lasciando lo sposino letteralmente a brache calate.
Il suo bacio perse violenza ed ardore, sebbene le sue labbra neppure per un istante accennarono a staccarsi dalle mie.
Mi sembrò un incoraggiamento più che sufficiente.
Sollevai leggermente il mio vestitino stretto, per rendere più agevole ogni mio movimento. Scivolai con i miei baci dalle sue labbra al collo, infine mi adagiai rapida sulle ginocchia.
Il pavimento era di pietra ruvida, dannatamente freddo e scomodo, ma valeva la pena ...