Il culo, una fonte di reddito.
Data: 05/02/2024,
Categorie:
Anale
Gay / Bisex
Autore: Gabrihole, Fonte: xHamster
Passeggiavo per i corridoi dell'università quando mi si avvicinò il professore di un corso che frequentavo (di cui non specifico ulteriormente per ovvie ragioni) e mi disse di passare presso il suo ufficio poiché doveva parlarmi.
Così all'ora prestabilita bussai alla porta, mi fece accomodare e mi sedetti curioso in attesa di sapere cosa dovesse dirmi; era un uomo sui cinquantacinque anni, calvo e con un po' di pancetta, non molto alto, parlammo un po' dei soliti convenevoli poi mi disse di aver parlato con alcuni suoi colleghi dei quali avevo frequentato i corsi precedentemente e che ero parso loro un "giovanotto brillante".
"Non mi interessa di lei qua dentro, nell'ateneo, ma mi interessa di lei dopo, nell'azienda che dirigo perché sono alla ricerca di qualcuno che abbia delle capacità specifiche per portare avanti un progetto che ho in mente; si, le sto offrendo un lavoro ma sono certo che se è davvero una mente brillante come dicono lo avrà già capito" mi disse.
Parlammo del suo progetto ed ovviamente ero molto interessato poi mi propose di incontrarci a cena per approfondire meglio l'argomento e non togliere altro tempo al suo lavoro di docente, accettai.
Tornai all'appartamento dove abitavo con i miei tre coinquilini ai quali lasciavo regolarmente scaricare le loro palle nel mio culo o nella mia bocca e raccontai dell'occasione che mi era stata offerta, a quel punto Alberto smontò il mio entusiasmo chiedendomi:
"Ti ha invitato a cena?"
"Si" ...
... risposi.
"Ecco appunto, non sei il primo, l'ha fatto anche con un mio amico l'anno scorso, durante la cena gli ha fatto delle avances ma il mio amico non c'è stato, ti vuole inculare, in tutti i sensi". disse.
"Ma poi al tuo amico il lavoro l'ha dato?"
"No, la condizione per averlo era di andare a letto con lui e il mio amico non ha voluto, a te che piace il cazzo magari andrà bene se riesci a farti sbattere da quel vecchio panzone pelato" rispose Alberto.
Venne il momento di andare a quella cena e sapendo già cosa gli interessava mi depilai e profumai onde evitare di non essere di suo gradimento, passò a prendermi con la sua fantastica Mercedes e mi portò in un ristorante molto lussuoso.
Seduti a tavola prese in mano il menù e mi chiese con un tono velatamente malizioso: "ti piace il pesce?"
Feci finta di non cogliere il senso ma risposi sorridendo che mi piaceva molto, ordinammo e nell'attesa iniziammo a conversare.
"Cosa saresti disposto a fare per lavorare per me?" mi chiese.
"Beh, a impegnarmi e rendere il massimo" risposi.
"Dai, sei un ragazzo sveglio, non far finta di non aver capito, sopra questo ristorante c'è un albergo e c'è una stanza che ho già prenotato, sta a te decidere se quando ci alzeremo da questo tavolo andremo verso l'uscita o verso l'ascensore".
Credevo di essere ormai "navigato" grazie al fatto che quasi tutte le sere lasciavo intrufolare il mio compagno di stanza nel mio letto per farmi il culo o ricevere un bel pompino, e per via ...