1. Vita da milf - epilogo


    Data: 31/01/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... preziosa al mondo, e mi riportò a casa, dove, per l'intera notte, mi coprì tutto il corpo di baci e leccate".
    
    Mia sorella seguì attentamente le mie storie ed alla fine esclamò:
    
    "Beh, sorella mia, puoi solo dirti felice per le esperienze fatte, anche se un po' troppo estreme; nei tuoi panni, avrei avuto paura, ma tutto è bene ciò che finisce bene".
    
    Ed io: "Perché dici così, sorella mia; hai forse dimenticato quando, in discoteca, ci facevamo rimorchiare e scopare come pazze?"
    
    "Sì, è vero - riprese - ma allora eravamo incoscienti. Ora non ci è più permesso: ora siamo nell'età della ragione, della pacatezza e non potremmo ripetere quei momenti turbolenti, anche se, devo riconoscere, che invidio questi tuoi slanci, perché non fai niente per reprimerli".
    
    Ecco, aveva detto la parola cardine dell'intero discorso: mia sorella aveva provato lo sconforto della repressione. Perciò ripresi:
    
    "No, mia cara, consentimi di dissentire: è vero che non siamo più incoscienti come una volta, ma... ricordi il "carpe diem" di Orazio? Secondo te, quindi, saremmo nell'età di dover rinunciare ai piaceri della vita? Guarda il tuo corpo, che, in fondo, è simile al mio - così dicendo feci scorrere la zip sul davanti del vestito e mostrai il corpo nudo - ti sembra che non meriti ancora attenzioni dai maschi?"
    
    La vidi turbata ed affondai ancor più:
    
    "No, cara, i nostri corpi urlano ancora la libidine che hanno sempre avuto, perciò non reprimerti e fai vivere quel tuo corpo come io ...
    ... faccio con il mio".
    
    "Ma - tentò ancora di schermirsi - tu hai tanti uomini a disposizione, io chi avrei?"
    
    "Ebbene, mia cara, ti dimostrerò che anche tu ne hai, però devi accompagnarti a me e, come un tempo, potremo ancora recitare: quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia... chi vuol esser lieto, sia, del doman non v'è certezza".
    
    Mi abbracciò e, come un naufrago si aggrappa al salvagente, non smetteva di stringermi e baciarmi.
    
    Con quell'intesa, la lasciai, avvertendola di aspettarsi, quanto prima, una mia chiamata.
    
    Appena a casa, contattai mio nipote il grande e gli dissi di tenersi pronto per veder realizzato il suo sogno; gli dissi anche di poter estendere l'invito all'amico marocchino. Poi telefonai al mio ex compagno di scuola e mandai una mail a mio cugino. In breve ricevetti risposta da tutti e, in particolare, al mio ex chiavatore, chiesi di ricercare una location adatta ad una gang bang.
    
    Sì, perché la mia idea era di condurre mia sorella al festino con il viso coperto da mascherine, per privacy. Una volta sul posto, l'unico che avrebbe riconosciuto sarebbe stato il cugino, ma la cosa avrebbe scongiurato il possibile "impasse", perché a quello avrebbe fatto da contraltare una maggiore sensazione di sicurezza. Per festeggiare l'evento, avremmo stappato più di una bottiglia di prosecco e, quando mi sarei accorta che mia sorella aveva allentato i freni inibitori, avrei lanciato l'idea di un gioco tipo mosca cieca: avrei bendato mia sorella e lei, al ...
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