1. Vita da milf - epilogo


    Data: 31/01/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... scambiassimo. Quanto ho goduto quella volta!
    
    Si era vicini alla Pasqua e mia sorella ci invitò a pranzo nella loro casa di campagna: ci saremmo andati ciascuno con mezzi propri.
    
    Allora, mio nipote grande, prima di partire, passò da casa nostra: aveva una voglia di me, fin troppo arretrata; mi riempì di sborra bocca e figa; io e mio marito gli ripulimmo il cazzo con la lingua e, dopo aver fatto un lungo e meticoloso bidet, per eliminare l'abbondante farcitura, indossai le mutande e partimmo per la campagna.
    
    Arrivammo nella casa di mia sorella, soddisfatta di sesso, ma con le mutande fradicie di sborra del nipote... quanta me ne aveva inoculato dentro?!
    
    Le tolsi, riponendole in borsa e mi sedetti a tavola, senza.
    
    Durante il pranzo, notai che il nipotino, il piccolo, più d'una volta, si chinò sotto il tavolo a raccogliere la posata caduta. Ogni volta aprivo le gambe così da fargli vedere la figa nuda. Alla fine del pranzo, tutti uscirono a fare una passeggiata intorno casa; il nipote piccolo era sul divano a vedere la TV, ed io andai in bagno. Avevo lasciato la porta aperta e subito fui raggiunta da mio nipote; chiuse la porta a chiave e, mentre ero seduta sul water per fare pipì, mi si mise davanti e, aperta la patta, mi tappò la bocca con il suo cazzo bello duro.... il ragazzo era cresciuto, non era più timido, aveva imparato ad approfittare delle situazioni e, soprattutto, dimostrava di esser risoluto.
    
    Praticamente ritornai a casa con la pancia piena, ...
    ... non solo di cibo, ma anche di sborra. Mio marito ne fu immensamente contento, tanto da leccarmi dappertutto, per poi scoparmi per bene.
    
    Riandando con la mente alle astuzie messe in campo dal nipote piccolo, immaginavo quelle che, semmai, adottava con le sue ragazzine, se tra esse vi fosse stata una simile a me, nel senso che amava il cazzo.
    
    Perciò la mia fantasia volava sulla possibilità che quel porcello potesse far giocare quella ragazzina con qualche suo amico, proprio come era successo a me con il ragazzo divenuto marito. Ad esempio a scuola, durante l'ora di religione, avrebbe potuto nasconderla con il proprio corpo, per consentirle di far seghe a due o tre suoi compagni di classe, o, sul pullman in gita scolastica, seduti in fondo, a farle da guardia mentre lei faceva bocchini? O, ancora come quella volta che, in un locale lurido e squallido, fui fatta spogliare nuda per far seghe, bocchini e perfino scopare da suoi amici.
    
    Certo che era possibile, perché la vita, o i suoi stadi, si ripetono all'infinito; basta che si verifichino certe condizioni.
    
    Mio nipote grande era tornato alla carica, riproponendomi l'amico marocchino.
    
    Ora, però, ero a conoscenza di qualcosa che poteva tornar utile a fargli realizzare quella che, ero certa, era la sua fissa.
    
    Perciò, alla sua, avanzai una controproposta:
    
    "Dimmi sinceramente: per te, io rappresento tua madre?".
    
    Egli, con le lacrime agli occhi, confessò:
    
    "Zia, allora hai capito? Sapessi quante volte mi sono ...
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