1. Cenerentola e il Falco


    Data: 22/08/2018, Categorie: Anale Prime Esperienze Comici Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... non hai lasciato il nido... ah ah – gli risi in faccia, e poi sbagliai.
    
    La vendetta di quel maledetto fu tremenda, recuperando il cazzetto incastrato nello slip, il porco corse verso l’uscita dai bagni, portando con se le scarpette e le mutandine. Una risata satanica riecheggiò per i cessi.
    
    Ero perduta!
    
    Cominciai a piangere su me stessa e, lentamente, risalii le scale e tornai nel locale.
    
    Ritrovai, tra la folla che si diradava, il mio Gianfilippo che si accorse che qualcosa non andava.
    
    - Amore – disse - e le scarpette... dove sono andate a finire? –
    
    Presa alla sprovvista non sapevo cosa rispondere ma poi mi ripresi e gli dissi:
    
    - Perdute, tesoro: e questa è una brutta notizia ma... – attirai la sua attenzione con quella strana affermazione. – Ma ho perso anche le mutandine e... –
    
    - E questa è una bella notizia? – disse lui mentre il suo “tubero” cominciava a reagire nelle mutande.
    
    - Credo di si, almeno lo spero. Anche perché sarei pronta a darti il mio “regalo”, adesso. –
    
    - Ma, Ciccia, il regalo me lo hai già fatto, ricordi? –
    
    - No, Giangino mio, quello era “un regalo” e basta... adesso voglio donarti qualcosa di mio e gli presi la mano, portandomela sulla natica nuda sotto la veste, attenta che nessuno vedesse.
    
    Gianfilippo iniziò a sudare freddo e gli occhi gli brillarono.
    
    Io lo lasciai nella sala mezza vuota e imboccai di nuovo la strada dei bagni, dopotutto erano confortevoli e ormai mi ci ero acclimatata.
    
    Mentre scendevo le ...
    ... scale, sentii Gianfilippo che gridava al papy:
    
    - Babbo, lasciami le chiavi dell’Hammer e prendi tu la cinquecento, per stasera! –
    
    Il mio cuore batteva forte.
    
    Poco dopo, in un tripudio di sensi, cedetti alla pressione del cazzo significativo del mio ragazzo e me lo lasciai infilare nel culetto, fino alla radice.
    
    Non mi fece male; il lavorio del Falco mi aveva preparata e bendisposta, anzi, mi vergogno a confessarlo, persino vogliosa di prenderne ancora, e bene.
    
    Gianfilippo mi venne dietro gongolante di piacere, anche per lui era la prima volta.
    
    Epilogo
    
    Un’ora dopo sotto casa, accompagnata dalla carrozza in acciaio, la povera “Cenerentola” torno a casa, con un velo di tristezza nello sguardo, addolorata per le scarpette perdute ma, una sorpresa l’attendeva: nel buio del cortile, proprio all’ingresso del cancelletto di casa sua, poggiate per terra le sue favolose scarpette di seta.
    
    Sconvolta e felice, le raccolse e le strinse al cuore poi, guardando meglio, si accorse che dentro ad una era nascosto un pezzetto di carta.
    
    Era un messaggio del famigerato Falco:
    
    “Brutta zocolona, ti restitrutisco le scarpe perchè non servono a un cazzo: no puzano, sono troppo nuove. Mi tengo la mutanda invesce, percè quella si sente. Il Falco no perdona!”
    
    Che serata!
    
    Cenerentola sorrise con un pizzico di simpatia.
    
    Il Falco aveva lasciato il segno, è vero, ma come comico, però.
    
    Poi pensò, salendo gli ultimi gradini e massaggiandosi l’ano con la mano libera: ...
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