La gabbia
Data: 22/08/2018,
Categorie:
Etero
Autore: MadidaCalla, Fonte: Annunci69
... delicatezza, ha le mani asciutte e calde, la pelle soffice. Mi stende le gambe, me le fa allargare passandomi le mani dalle caviglie al colmo delle cosce. Si ferma, mi guarda, sorride. Non è una sottomessa, non lo è affatto. Questo mi eccita e un po' mi terrorizza. Non mi avresti mai dato una sottomessa, ma ti sei divertito a farmelo credere, per un momento. Lei punta un ginocchio tra le mie gambe, appena prima di toccare la pelle, mi prende i polsi, stendendosi un po' sopra di me, li porta in alto, e mi sistema le mani dietro la testa. Ora sono del tutto esposta. Le sue tette indugiano sopra il mio viso, sento l'odore della sua pelle, ne percepisco il calore. Vorrei morderla, ma tu non hai parlato e io non voglio disubbidire, non subito.
"Leccala, in faccia, sul collo, nell'incavo delle braccia, mordile i capezzoli, forte, fino a quando inizierà a guaire. In quel momento, e solo allora, smetti. E succhiali forte, deve continuare a provare dolore, e a volerne di più".
Io chiudo gli occhi. La sento avvicinarsi, la lingua, piatta, sulla mia faccia. Mi lecca ovunque, le palpebre, il naso, le guance, la sua saliva tiepida si raffredda subito e mi lascia un senso di vago disagio. Fino a quando arriva alle labbra. Le schiudo, lei ci passa la lingua attraverso, è un movimento che si riverbera subito tra le labbra della figa. Si fa strada fino ai denti, li lecca, mescola la sua saliva alla mia. Mi morde le labbra, chissà se te ne sei accorto. Poi scende, sul mento, sul ...
... collo. Inizio a sentire il bisogno di muovermi con lei, ma rimango ferma, concentrata sui suoi movimenti e sulle mie reazioni. Passa la lingua sulla pelle delicata sotto le mie braccia. Entrambe. E' un misto di fastidio e di sorpresa. E' la mia vulnerabilità, che si sta prendendo. Finalmente, si dedica alle tette. Le lecca, velocemente, sa che ha un compito ben preciso, e lo assolve con zelo. Mi bagna entrambi i capezzoli con abbondante saliva e poi li morde, forte, prima il destro e poi il sinistro. Ci pianta attorno i denti e stringe, e mi manca il respiro. Non voglio cedere, non subito, non ne saresti contento. E io voglio che tu sia contento. Lei lo sa, o lo capisce, fa male, ma appena prima che io ceda, si sposta sull'altro. Dopo minuti che mi sembrano infiniti, sospesa tra il dolore che ormai sta iniziando a diventare insopportabile, e un'urgenza sempre più forte di sottrarmici, lei morde in cerca del sangue. E io non riesco più a trattenermi, e guaisco, quasi in lacrime. Lei stacca immediatamente la bocca, soffia, piano, lecca via l'unica lacrima che mi è scesa sulla guancia e inizia a succhiare, alternando con piccole leccate, finalmente piacevoli. Mi rilasso un pochino, so che devo approfittare di questi momenti di quiete per recuperare la concentrazione.
"Basta, fermati. Lei, ormai, sarà fradicia. La mia piccola masochista ribelle. Scendi giù e leccale la figa, voglio che la porti quasi all'orgasmo e poi ti fermi".
E lei, solerte esecutrice, mi bacia la punta dei ...