Il cuore di Veronica
Data: 30/01/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Trans
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
... stato troppo divertente. Passiamo tre giorni nel relax più totale, smetto di fare la troia e mi calo nella parte della mogliettina innamorata, sulla spiaggia chiacchiero con i nuovi vicini di ombrellone, Marco fa lo spaccone decantando le sue doti di ciclista scalatore di montagne, indosso costumi castigati, anche se noto che i mariti quando le mogli sono distratte mi fissano a lungo, soffermando lo sguardo sulle poppe maestose, e sul culo sodo, pensano a come sarebbe scoparmi, e io fingo con qualche occhiata malandrina di poter anche cedere alle lusinghe, è il mio vecchio gioco di affabulatrice che continuo ad attuare. Ma ho Marco dentro al letto, e ogni sera mi faccio trovare pronta, già lubrificata. Ha trovato il vibratore, il porcello, e ha deciso di introdurlo nei nostri giochi, cosi mi ritrovo sempre con entrambi i pertugi penetrati, dal suo cazzo e dal morbido lattice, il che mi procura doppi orgasmi a ripetizione. Il giorno sono rilassata e soddisfatta, ma la mattina sono spossata e fatico riprendere del tutto le normali funzioni vitali. Marco mi prende in giro, e mantiene il suo super attivismo, va a correre, il pomeriggio si fa un giro in bicicletta, dove prenda tutte quelle energie lo vorrei sapere. Ogni tanto ripenso alle due “fidanzate” che sono completamente sparite. So che Adele non ha lasciato la stanza, il receptionist mi ha detto che un paio di volte è tornata, con una ragazza, ma che dopo poco sono di nuovo sparite. Ogni tanto me le immagino mentre ...
... scopano, e mi prende l’agitazione, un paio di volte nella doccia mi sono anche toccata pensando a loro, a quella sera sul materassone, mentre la leccavo ad Agnese, e da dietro Adele mi scopava. Poi quando sto perdendo la speranza di rivederle, mi arriva un messaggio: Stasera passiamo a prendervi abbiamo prenotato un tavolo nel miglior ristorante della costiera, per le venti fatevi trovare pronti.
Siamo sul nostro suv con Marco alla guida che ci stiamo inerpicando su per la montagna in una stradina tortuosa e stretta. Il panorama è mozzafiato con la vista del mare dall’alto, e quelle due, sedute nel divanetto posteriore sono uno splendore. Adele ha il suo vestito arancione elasticizzato che la fascia come un guanto, Agnese un completino in lino giacchetta e pantaloni, chiaro, un po’ castigato, ma abbastanza trasparente da lasciare intravedere la biancheria scura sottostante. Quando ci siamo visti mi hanno baciata e palpeggiata, avevo spiegato a Marco che erano due amiche che avevo conosciuto nella settimana passata, che eravamo uscite un paio di sere, ma tutta quella confidenza un pochino lo ha spiazzato. E poi tutte le battutine sul bel marito, allusive di chissà quali capacità amatorie e sessuali, devono avergli fatto suonare qualche campanello di allarme, ora questo capisce che non siamo state solo amiche di ombrellone, ma la cosa in fondo non mi dispiace, l’idea di finire tutte e quattro in un letto inizia a diventare un sogno da realizzare. Il ristorante è spettacolare, in ...