1. Conti in sospeso


    Data: 26/01/2024, Categorie: Etero Autore: CuoreMente, Fonte: Annunci69

    ... scoprire ogni centimetro del mio corpo, ogni centimetro che gridava di aver voglia di lui come se fosse l'ultima scopata prima di morire.
    
    "La tua bambina è cresciuta" sono state le ultime parole che gli ho detto, prima di essere sbattuta sui sedili, spogliata con velocità e rimasta nuda sotto la luce della Luna, in mezzo al nulla.
    
    Le portiere erano aperte: chiunque avrebbe potuto vederci, ma non importava perchè quella brezza serale era irrinunciabile, come se fosse il terzo di un triangolo a partecipare, accarezzandoci le pelli bollenti.
    
    Le sue mani sono scivolate lungo le mie cosce, me le ha aperte e ci ha affondato le sue labbra: la sua lingua ha marchiato le mie labbra, le ha succhiate a lungo e poi è andata in profondità, dentro di me, con veemenza. Non ricordo di essere stata mai così bagnata e eccitata.
    
    Ma non era abbastanza, volevo quello a cui ambivo.
    
    Mi sono tirata su e ho preso il sopravvento su di lui, che inerme ora era steso, col cazzo turgido e lungo: cosa mi stavo perdendo!
    
    Ho sputato sulla mia mano e l'ho accarezzato per bene, fino a stringere la presa che gli ha provocato un sussulto, mentre con l'altra mano giocavo con le sue palle piene.
    
    "Dai, fammi vedere cosa hai imparato" e afferrò la mia testa, spingendola verso di lui: a stento riuscì a prenderlo tutto in bocca, era enorme e durissimo, riempiva tutto e questo mi eccitava da matti.
    
    Lo spompinai per bene, lo baciai, lo leccai, succhiai le sue palle e poi lo spompinai ancora e ...
    ... ancora. Il suo cazzo ballò nella mia lingua come più gli piaceva e Andrea gemeva, quasi gli mancava il fiato da quanto stava godendo e più lui si divincolava, più lo prendevo a fondo e mi impegnavo perchè ricordasse quel pompino per tutta la vita.
    
    "Fatti scopare."
    
    All'improvviso mi staccò via, spingendomi: non lo avevo mai visto così minaccioso.
    
    Mi girò, mi inarcò la schiena ed entrò tutto in una volta dentro di me, senza curarsi del dolore che stavo provando. Regalai tante urla alla Luna, rivolta verso di lei, mentre mi scopava con forza. Movimenti secchi, veloci e ripetuti che mi hanno inondata di piacere e quando credevo che stesse per fermarsi, mi schiaffeggiò il culo, lo strinse e uscì lievemente per farmelo sentire tutto, lentamente e poi di nuovo giù, con voracità.
    
    Ma non era ancora finita.
    
    Si sedette e mi tirò a sè: comandava lui ma non potevo permetterglielo.
    
    Mi sedetti sul suo cazzo, più duro che mai, e iniziai a strusciarmici sopra, venendo abbondantemente, andavo avanti e dietro col bacino per farmelo arrivare allo stomaco quasi, ma per lui non era abbastanza: prese le mie cosce e cominciò a farmi cavalcare come una forsennata.
    
    Saltavo come se non esistesse gravità e ogni volta che scendevo il suo cazzo sbatteva contro le pareti della mia vagina procurandomi una sensazione goduriosa e inebriante. Nel frattempo cercavo la sua bocca per poter affondarci la lingua. Poi, un sussulto. Mentre lo scopavo, sopra di lui, la sua mano sinistra si mosse e si ...