Femminuccia
Data: 26/01/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: zoccola62, Fonte: RaccontiMilu
... accavallo le gambe e intanto continuo a parlare. I piedi mi fanno male, le spalle, i polpacci, sono stanca, ma Lei non ha pietà. Continua ad incitarmi per circa tre ore, e quando mi dice che abbiamo finito mi manda a prendere il cane per la punizione. A novanta gradi, mi fa togliere la gonna e poi mi colpisce 10 volte. I segni sono belli evidenti, intorno ad ogni colpo la pelle si gonfia e si evidenzia qualche striscia di sangue. A fatica mi sono rimessa in posizione dopo ogni colpo. Non sono maso, ma so di meritarli e so che Lei è la mia Padrona e può decidere di frustarmi con o senza motivo, solo per il suo piacere. La serata è finita, nonostante tutti i miei dubbi sono eccitata e felice. Devo rimettermi i miei abiti maschili che nascondono un fiore che sta per sbocciare. Per fortuna porterò i segni del cane, le unghie rosso fuoco che mi porteranno ad avere un collegamento mentale continuo ed ininterrotto con la mia Padrona e ciò che sto diventando. Prima di andare la Padrona mi richiama: ‘non voglio più sentirti parlare di cazzo, quando parli del tuo; i cazzi sono quelli che prenderai e che succhierai, il tuo da oggi si chiama clitoride così come il tuo ano adesso è la tua fichetta. Non dimenticarlo’ Rientrare a casa, guardarsi allo specchio. I segni su una pelle bianchissima, le unghie rosse dei miei piedi. L’insieme mi eccita e mi destabilizza. Forse sono sempre stata una ‘donna’ e non lo sapevo. Lei sta tirando fuori questo aspetto di me sconosciuto, ...
... eppure qualche sentore lo avevo avuto, mi è sempre piaciuto indossare collants e guardare attraverso il velo nero di un 20-30 den il mio piede, ma è anche vero che sono un feticista dei piedi, e guardo i miei ma amo quelli delle donne che spio quando posso; in estate controllo sempre le auto che mi affiancano in autostrada sperando di vedere i piedi nudi delle donne sui cruscotti delle auto di chi sta andando o tornando dal mare. Ma mi eccitano anche i culi fasciati nei leggings o nei jeans strettissimi ed elasticizzati. Indosso il baby-doll, domani dovrò metterlo a lavare è già qualche giorno che lo indosso e mi guardo nuovamente allo specchio. Mi butto sul letto sperando di dormire ma troppe sono le emozioni, troppo forte la mia eccitazione che non può essere placata se non per concessione della Padrona. La mano più volte scivola verso il basso, ma quasi suonasse un campanello d’allarme mi sveglio dal torpore in cui riesco a cadere e mi fermo in tempo. Poi ricordo l’ordine e incomincio a masturbare la mia fichetta, mi succhio l’indice e lo faccio scorrere sull’aureola grinzosa forzando piano il mio buco, e mi accorgo che la cosa mi eccita; non capisco se sia vera eccitazione o se sia il gioco di sottomissione nell’ubbidire alla Padrona. Risento le sue parole quando mi dice:’vedrai piano piano ti piacerà sempre di più e ti accorgerai che sei nata per essere una cagnetta nata per soddisfare cazzi’. Quando finalmente la sveglia suona, mi scuote dall’incubo. ...