Femminuccia
Data: 26/01/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: zoccola62, Fonte: RaccontiMilu
... alle sue parole, ho bisogno di questi attimi di tenerezza e Lei lo sa. L’aftercare è importante dopo qualsiasi pratica; non importa che si provi o meno dolore o che ti mette in qualche modo in crisi con te stessa, con le tue certezze, le coccole e la dolcezza sono il premio, ti ripristinano la stima per te stessa, e ti ridanno la fiducia che il conformismo mette in dubbio. A sera, a casa da sola ripenso alle sue parole e allora mi tornano in mente immagini sfocate di attimi forse volutamente dimenticati. Non avevo ancora 10 anni e avevo già la fidanzatina. Si stava a letto mano nella mano e nulla più quando Lei mi dice:’mi sono iscritta a danza’. Si alza e va a prendere le scarpette rosa ed un bodi nero, poi mi guarda e mi dice:’chissà come ti starebbe’. Ricordo vagamente che mi alzai dal letto mi spogliai e indossai bodi e scarpette, e mi piaque quello che vidi allo specchio. Qualche altra volta che ci trovammo a casa da Lei, mi fece indossare le scarpe da danza. Non potevo ancora eccitarmi, ero troppo piccolo ma mi piaceva. Anni dopo, trovandomi in casa da solo, guardavo le scarpe di mia mamma. Rigirai parecchie volte un sandalo fra le mie mani, provando ad immaginarmi ‘femmina’ camminare su quel bellissimo tacco, con il piedino nudo e le unghie smaltate di rosso, ma purtroppo portava il 34 e tutto rimase ‘un sogno’. In compenso crescevo e provavo a penetrarmi la fichetta, cercando per casa oggetti, che ripensandoli mi sembrano piccolissimi rispetto a quelli che ...
... uso oggi. Mi mettevo a 4 zampe e intingendo un dito nell’olio d’oliva mi penetravo lentamente per agevolare l’accesso di qualsiasi cosa avessi trovato in casa. Anni dopo, ormai adulto, trovai una moglie che fece modificare un paio di jeans facendoli stringere fino all’impossibile, facendo mettere degli strap alle caviglie per consentirmi di infilarli, cosa se no impossibile per quanto erano stretti. Successivamente quando comparvero i jeans elasticizzati per Donna, me ne fece comprare un paio di una misura inferiore alla mia così che fossero quasi una seconda pelle. Andare in giro indossando questi jeans aderenti quasi fossi nudo, mi eccitava ma allo stesso modo mi vergognavo. Avrei voluto nascondermi ma c’era Lei accanto a me e questo bastava. Nonostante tutto neanche allora ricordai i fatti che ho appena raccontato e non associai il piacere e l’eccitazione che provavo con quella che è la mia vera natura. E’ strano come abbia potuto dimenticare tutto questo, come lo abbia relegato in un angolo buio della mia mente e che solo oggi, dando spazio a ciò che sono e sto diventando finalmente riaffiora. Sono sempre più in pace con me stessa. Mi guardo allo specchio e mi piaccio. Quando vedo questo corpo che nel tempo si sta modificando per diventare come voglio essere. Questo seno che seppure piccolo devo ormai nascondere. La vita sempre più fina grazie all’uso di corsetti sempre più stretti e rigidi. Il mio corpo completamente glabro. Lo smalto sulle unghie dei piedi. Vorrei ...