1. Femminuccia


    Data: 26/01/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zoccola62, Fonte: RaccontiMilu

    ... poter uscire sempre vestita da ‘Donna’ perché ormai &egrave così che mi sento. Mi chiedo come ho fatto per anni a nascondere questo aspetto, a voler essere diversa a cercare inutilmente di essere un uomo, ed ora comprendo perché fare l’amore non fosse per me così importante. Le poche volte che ho incontrato una Donna dominate, che mi ha ‘usata’ &egrave stato un rapporto eccitante e soddisfacente.
    
    Si sta facendo scuro. Controllo dalla finestra. Non vedo nessuno posso uscire. Come ogni sera aspetto che incominci a scendere la sera, controllo il cortile e la strada per essere certa che non ci sia nessuno e solo quando sono sicura, ascolto dietro la porta per verificare che le scale siano libere. Solo allora esco rapidamente cercando di essere invisibile. Non voglio che chi mi conosce possa vedermi vestita in questo modo. Il top che mi lascia scoperta la pancia, rosa un colore che la mia Padrona adora, Jeggings 7/8 aderentissimi, sandali alla schiava, unghie dei piedi di un bel rosso e da qualche tempo anche rimmel e rossetto per completare la mia trasformazione, ma niente parrucca né trucco. Non sono ancora capace di truccarmi e poi la mia Padrona ama truccarmi e provare ogni volta dei colori e dei cosmetici diversi per completare il mio look. Nel frattempo mi insegna anche come fare. Sto aprendo il portone. Sento la chiave girare. Non c’è tempo e non riesco a nascondermi da nessuna parte. Chino il capo, il viso va a fuoco e sono rossa di vergogna. Sapevo che prima o poi ...
    ... sarebbe accaduto, ma speravo che….. Abita al primo piano, vorrei scappare di corsa, balbetto qualcosa, ma lui occupa l’intero portone. Mi squadra dall’alto in basso, il suo sguardo dice tutto. Appena si libera la porta esco di corsa, monto in auto e scappo rapidamente. Arrivo dalla Padrona e stranamente la porta è socchiusa. Apro e chiedo permesso. Lei risponde dalla mansarda:”Vieni su Patricia e chiudi la porta, ti stavamo aspettando”. Sono già in agitazione per quanto è successo e non realizzo che sta parlando al plurale. Quando apro la porta la trovo seduta a parlare con un uomo di circa 40 anni. Rimango sorpresa e mi fermo sulla porta. Il saluto mi si ferma in gola. “Vieni Patricia, salutami e saluta anche Master Jan come ti è stato insegnato”. Mi inginocchio bacio i piedi alla Padrona poi anche a Master Jan e saluto entrambi. “Spogliati Patricia, indossa i tuoi sandali, cammina e fatti vedere da Master Jan”. Sfilo il top e i jeans con le movenze più femminili possibili, indosso il mio collare rosa, mi metto la cavigliera “slut” e calzo i sandali rossi tacco 12. Pronta, incomincio a camminare per la stanza. Cerco di essere il più femminile possibile, voglio che la Padrona sia orgogliosa di me mostrandomi ad un suo amico. Mentre cammino, Lui si alza dalla poltroncina e mi si avvicina. “Fermati Troia”. La sua mano mi afferra il seno, lo accarezza ed il capezzolo inevitabilmente si inturgidisce. Mi guarda compiaciuto. “Hai un bel seno, direi una seconda vero?”. Ho gli occhi ...