Linda la nerd – Capitolo 6
Data: 25/01/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... modo. Quanto le piaceva vederla godere, ascoltare i suoi gemiti, assaporare l’ambrosia che sgorgava dal suo bocciolo di rosa quand’era eccitata, far scivolare le sue dita su quella pelle morbida quanto quella di una pesca. “Cazzo, è mezz’ora che se n’è andata e mi sento malissimo…”, pensò, sdraiandosi sul divano. “Qualcosa che non ho mai provato con un intensità simile con Tania o qualsiasi altra ragazza che abbia mai amato”.
Come avrebbe potuto arrivare fino al pomeriggio successivo per rivederla di nuovo? Passare quella notte solo con Tania e poi la mattinata al lavoro sembrava una condanna peggiore delle torture… Sospirò desolato. Quanto avrebbe voluto passare un giorno solo con Linda, per amarla come meritava, come sapeva fare lui senza essere sotto l’occhio di Tania.
Si chiese nuovamente cosa avesse voluto fare la ragazza, portando a casa Linda. Di certo non per insegnarle a spompinare come si deve. Se lui avesse voluto insegnare ad un ragazzo a leccarla, di certo non l’avrebbe portato nella sua alcova, ma si sarebbe accontentato di spiegarglielo a parole. Sicuramente non gli avrebbe fatto fare pratica sulla figa di Tania.
Il suono della chiave nella toppa che faceva scattare la serratura della porta d’ingresso lo fece tornare alla realtà. Si rimise seduto compostamente e alzò il volume della televisione, scoprendo che la trasmissione era una di quelle con spezzoni di registrazioni di telecamere di sicurezza descritte da uno speaker ironico pagato per ...
... leggere pessime battute.
Non gli fu necessario controllare chi fosse entrato perché il suono era quello dei tacchi delle scarpe da sera di Tania, che attraversarono il corridoio, ticchettando mentre si muovevano sul pavimento, emettendo quello che sembrava un sottofondo musicale che annunciasse la scena successiva, che avrebbe visto la ragazza fare un monologo su quanto era accaduto negli ultimi due giorni.
E difatti, raggiunto il salotto, Tania si pose davanti al televisore, raggiante alla luce della lampadina posta alle spalle di Tommaso. Sorrideva soddisfatta, quasi avesse vinto lei la gara di pompini, ma a livello olimpionico. – Hai visto, Tom, che figata che ho fatto?
Lui non rispose. Si limitò a guardarla. Beh, doveva ammetterlo, la figata l’aveva fatta per davvero, ma quali conseguenze avrebbe comportato? Se l’era chiesto, venerdì pomeriggio, quando si era trovata Linda davanti alla porta del sexy shop?
– Dai, non dire che non ti è piaciuta la novità! – lo esortò lei, sempre soddisfatta. – Non dire che non ti è piaciuto scoparti quella troietta.
Tommaso dovette trattenersi dall’imporle di non chiamare così Linda. Già era trattata male dai suoi compagni di scuola, che doveva sopportare per cinque ore al giorno: non doveva essere insultata anche mentre era nuda in un letto, in un momento che era particolarmente vulnerabile. Doveva anche ammettere che lui, Tania, non l’aveva mai coperta di nomignoli o di vezzeggiativi; forse, inconsciamente, l’aveva sempre ...