1. La alice che non ti aspetti


    Data: 24/01/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: drag76021, Fonte: Annunci69

    ... dopotutto la timidezza di Alice poteva nascondere una bella porca ed essere interessante, gli bastava non andar troppo per le lunghe.
    
    Una volta bendato si sdraiò sul letto, lasciando che Alice lo spogliasse del tutto, con calma; da parte sua il cazzo era già duro e il fatto che lei ogni tanto lo sfiorasse mentre toglieva i vestiti e lo sistemava nel letto, lo rendeva ancora più contratto, anche se lo infastidiva che di fatto lo ignorasse.
    
    Però Alice non aveva finito, ripetendo di stare al gioco, intanto aveva iniziato a legare dei lacci ai polsi e alle caviglie.
    
    Oramai vinto dal desiderio accettava e basta, la sentiva girare alcune volte intorno al letto e uno alla volta gli arti venivano bloccati e poi risistemati. Inizialmente erano abbastanza laschi, ma ad ogni passaggio, sembravano essere più stretti, più vincolanti, ma non dolorosi per cui andava bene.
    
    'Basta che ti sbrighi a prenderlo in bocca che me lo sento già scoppiare'
    
    Invece, terminato la sua preparazione con calma, Alice si avvicinò al suo orecchio.
    
    'Tranquillo ora inizia il divertimento vero e proprio'
    
    E lo baciò, questa volta con più partecipazione e con una certa irruenza.
    
    Ma appena lui iniziò a lasciarsi andare all'intreccio di lingue, lei si staccò, sentì infilare qualcosa tra le sue labbra, spingerla nella bocca, e con un movimento brusco gli venne voltata la testa per fissarlo dietro al collo.
    
    'Ma che cazzo fai?!' sarebbero state le sue parole.
    
    Ma con quella roba in bocca ...
    ... le parole non uscirono come avrebbe voluto. Cercò di morderla e sputarla, di raggiungerla con le mani per toglierla, ma non riuscì a fare nulla, era già bloccato.
    
    Nel frattempo Alice girava di nuovo intorno al letto, stringendo man mano i nodi e afferrando Leo con una forza che lo sorprese.
    
    E quando gli tolse la benda, lui la guardò con rabbia, ma c'era qualcosa di diverso.
    
    Alice ora mostrava un completino nero, un intreccio vario di fasce incrociate sull’addome e sul collo che lasciava scoperto il resto, e che evidentemente portava già sotto la vestaglia; aveva dei guanti al gomito, anche questi lavorati in qualche modo; a catturare la sua attenzione era soprattutto lo sguardo diverso, con cui lo fissava: intensamente, dall'alto nonostante la sua statura minuta, con una luce di disgusto, distanza e disapprovazione.
    
    Subito lui partì con una serie di insulti.
    
    'Troia, puttana, liberami così ti inculo per bene...' che diventarono solo suoni strozzati ma dal senso ben chiaro.
    
    Lei si avvicinò al suo viso, e con un tono al tempo stesso di minaccia e indifferenza disse
    
    'Lo schiavo non deve usare certe parole. Lo schiavo non ha il permesso di parlare. Lo schiavo può solo mugolare di piacere quando la padrona lo concede'
    
    Leo non ascoltò una parola, nella sua testa continuava a rivoltarle tutti gli insulti che poteva, strattonando braccia e gambe; ma i lacci erano legati con perizia, e anche con tutta la sua forza di uomo non riusciva a guadagnare spazio per ...
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