1. La mogliettina fedele al cinema. Parte Prima


    Data: 24/01/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Tradimenti Autore: chiara_la_maga, Fonte: RaccontiMilu

    ... accorse perché le mi gambe da tese, si fecero più sciolte, le allargai e con il ginocchio che avevo prima ritratto, andai a cercare il contatto con quello suo, se non ci fosse stata la mia giacca, si sarebbe vista una posa oscena di una femmina con le gambe divaricate, in barba a tutte le regole del galateo. Questa nuova situazione lo incentivò ad andare più veloce all’obiettivo, arrivò in pochi istanti a sfiorarmi le mutande, subito toccandole tangenzialmente, poi a mano aperta, quando le sentì umide emise un “mmm” appena percettibile, poi una risatina appena accennata, spostò il bordo che divideva le sue dita dalla mia vagina, e divideva me dall’essere una moglie fedele da una puttana che si faceva sditalinare da uno sconosciuto con il marito che ormai dormiva accanto. Fu presto detto, il suo indice passò lungo tutta la lunghezza delle mie grandi labbra, io non riuscii a trattenere un impercettibile mugolio di piacere, quelle dita straniere mi provocavano brividi in tutto il corpo, tempo pochi secondi e mi trovai quello stesso indice infilato dentro la figa, il piacere che provavo, dato più dalla situazione che dal piacere fisico in sé, era qualcosa di incredibile, mi sentivo come la protagonista di un film porno. Con movimento molto lento, infilò fino in fondo il dito all’interno di me, tanto da sentire le nocche del suo pugno spingere sul mio pube, quasi volesse infilare tutto quello che poteva ed oltre, di colpo estrasse il dito, talmente veloce che ci rimasi quasi ...
    ... male, come se avesse interrotto un massaggio che aspettavo da una vita, quindi per la prima volta lo guardai direttamente, come a dimostrarmi implorante di quel dito che mi faceva sentire femmina dopo mesi a sentirmi solo mamma: quel dito aveva risvegliato la femmina, ed ora che era sveglia, la femmina voleva essere nutrita!
    
    Ma lui non lo aveva fatto per pentimento, per paura o altre motivazione che contemplassero la fine di quel pericoloso m altrettanto eccitante gioco, lui voleva inebriarsi del mio odore di donna, portò l’indice al suo naso ed annusò per tutta la lunghezza gli umori che gli avevo lasciato in eredità, io lo guardavo estasiata, ero come in attesa del voto di un esame, con la paura di essere bocciata, che il mio profumo non gli piacesse, ma con un sorriso, portò il dito vicino al mio naso e me lo fece annusare: profumo forte di femmina in calore potrei definirlo, un odore pungente con qualche nota acida, ma non era fastidioso, mentre pensavo questo con gli occhi chiusi per gustarmi questo suo dono, sentii il suo dito spingermi sulla bocca, voleva che io leccassi quel dito pregno dei miei umori, ed io senza resistenza alcuna, lo feci scivolare tra le mie labbra e lo leccai per qualche istante come si succhia un cazzo che ti scopa la bocca, gustandomi centimetro dopo centimetro, cercando di percepire tutto il gusto della mia figa, era eccitata come non mi capitava da tempo immemore; mentre il suo lavoro di scoparmi la bocca con il dito continuava, prese la mia ...
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