1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 4


    Data: 20/01/2024, Categorie: Cuckold Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    ... convincere la figlia a troncare il rapporto, la cosa mi aveva parecchio infastidito ma non l’avevo mai detto a Roberta; – “Guarda Roberta ti devo dire che in realtà tuo padre mi considera una merda.”; – “Ma dai cosa dici?; – “Il tuo paparino ha perfino parlato con il mio direttore, dicendogli che non valgo nulla ed avrebbe fatto di tutto per convincerti a mollarmi, adesso vuole conoscermi, se permetti la cosa mi insospettisce.”; – “Cosa? E tu come fai a saperlo? Non ci credo!”; – “Lo so perché me lo ha detto il mio direttore, con lui ho confidenza e mi ha consigliato di non avere a che fare con tuo padre, cambia aria mi ha detto. Non te ne ho mai parlato perché so quanto ammiri tuo padre, ma arrivati a questo punto è giusto che tu lo sappia cosa pensa veramente di me!” – Roberta era visibilmente commossa, forse aveva avuto il sospetto che suo padre ostacolasse il nostro rapporto, però non aveva immaginato fino a che punto era arrivato; – “Vabbè dai ci parlo io con lui, però non mandare tutto all’aria, imparerà ad apprezzarti per quello che sei, lo so che è molto possessivo con me, ma posso fargli capire quanto sei meraviglioso e quanto ci tenga a te, ti prego.” – mi abbracciò e cominciò a piangere a dirotto, non ho mai sopportato vedere una ragazza piangere, soprattutto Roberta per la quale, in fin dei conti, provavo affetto, non era amore vero come credo fosse per lei, altrimenti non l’avrei mai tradita come invece avevo fatto parecchie volte, però le volevo bene e ...
    ... vederla piangere così mi intenerì molto, aspettai che si calmasse accarezzandola. – “Dai ne parliamo un’altra volta, ora vado, sono stanco e tu devi studiare, ne riparleremo sabato.”; – “Ecco ho rovinato tutto, eri venuto qui per stare con me tutto eccitato, adesso sei stanco, sono proprio un disastro!” – ricominciò nuovamente a piangere e singhiozzando disse: – “Ti prego resta con me, andiamo di la dai.” – mi prese per mano e mi trascinò con lei. Davanti alla porta di casa c’era un enorme salone tutto ricoperto di parquet come il resto dell’appartamento, entrammo e mi invitò a sedermi sul divano di pelle, i mobili erano tutti antichi e di valore, alla nostra destra c’era un grosso tavolo di legno, penso che si potesse mangiare in parecchi viste le dimensioni, solo il salone era grosso come tutta la mia casa. Si sedette a fianco a me e cominciò a baciarmi ancora con il viso pieno di lacrime, ero molto imbarazzato e mi sentivo in colpa per averla ferita, quindi le presi il viso tra le mani e le dissi; – “Scusa se ti ho vomitato in faccia cosa penso di tuo padre, però davvero, a me non interessa conoscerlo, a me interessi te e basta, non devo per forza piacergli e sinceramente manco mi interessa, ok?”; – “Ok ok, adesso però promettimi che non te la sei presa e che non te ne andrai.” – la rabbia mi stava passando e cominciava nuovamente a venirmi voglia di scopare; – “Dai, va bene, adesso mi passa, però ho sete adesso.”; – “Aspetta vado a prenderti qualcosa, cosa vuoi?”; – “Acqua, ...
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