1. Roberto, il figlio del mio vicino


    Data: 19/01/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... ragazzi in cambio di uno spinello.
    
    Quel sabato mattina, dopo che suo papà se ne fu andato, corsi a comprare un paio di pacchetti di sigarette e delle lattine di bibite alcoliche. Poi ritornai ed andai alla porta della casa loro casa, Gianni la lasciava sempre aperta, sapeva di non avere niente di valore da rubare.
    
    Se avesse conosciuto il tipo di furto che volevo fare gli sarebbe venuto un infarto, ne sono sicuro.
    
    Roberto era sdraiato sul divano a guardare la televisione quando misi la testa nel soggiorno. La casa era in disordine, nella cucina da dove ero passato i piatti da lavare erano accatastati da un paio di giorni. Mi spiaceva per Roberto, non era un luogo ideale per allevare un ragazzo.
    
    Lui mi diede un’occhiata divertita quando entrai ma non chiese cosa facessi lì. Io avevo in mano le lattine e le sigarette.
    
    “Devo vedere il tuo vecchio, gli avevo promesso di portargli questa roba. È qui in giro?”
    
    “È andato fuori” Mormorò il ragazzo, poi i suoi occhi deviarono di nuovo sulla Tivù dove un vecchio film in bianco e nero scintillava sullo schermo.
    
    “Cosa guardi?” Chiesi sedendomi accanto a lui.
    
    “Non so.” Roberto guardò alle lattine che avevo messo sul pavimento tra i miei piedi. “Posso prenderne una?”
    
    “Non so. Tuo papà ti permette di bere?”
    
    “Quello che non sa non lo disturba, non è vero?”
    
    Ora mi stava guardando con la sua espressione lievemente insolente.
    
    “Avanti, dammene una.”
    
    ‘Mi piacerebbe dartene uno!’ Pensai mentre lasciavo che i ...
    ... miei occhi corressero su di lui senza nascondere il fatto che lo stavo osservando.
    
    Indossava una t-shirt larga e jeans neri stretti con un buco sul ginocchio. Il suo giovane cazzo e le palle riempivano per bene l’inguine. Li potevo vedere spingere contro la stoffa usata.
    
    Roberto vide bene quello che stavo facendo. Si appoggiò indietro contro il bracciolo del vecchio divano ed allargò intenzionalmente le gambe.
    
    “Ti piace, vero? Dagli una bella occhiata, vecchio pervertito!”
    
    Non me lo feci ripetere e lo feci, il mio cazzo era duro contro la mia chiusura lampo e lui poteva vederlo sicuramente.
    
    “Ti do una lattina, ma prima voglio vederti spingere giù i pantaloni. Voglio dare un’occhiata a quel piccolo corpo stretto.”
    
    “Sporco stronzo!”
    
    Ma stava sorridendo come un piccolo squalo.
    
    Si mise a sedere, si sbottonò i jeans e poi abbassò la zip. Io guardai emozionato mentre lui si appoggiava indietro e si contorceva facendo scendere la stoffa nera sulle bianche cosce snelle.
    
    Spinse completamente giù i piccoli slip neri fin sotto le ginocchia. Quando tornò a sedersi ed allargò le ginocchia gli indumenti scivolarono lungo le gambe sino alle caviglie.
    
    Alzò l’orlo della t-shirt in modo da farmi vedere il giovane cazzo che penzolava sopra il cuscino del divano ed i peli neri e ben aggiustati delle sue palle sode.
    
    La pista di neri peli ordinati cominciava appena sotto l’ombelico e correva verso il basso. Non era ancora molto peloso, ma quello che aveva era ben ...
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