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Roberto, il figlio del mio vicino
Data: 19/01/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... la bottiglia nell’armadietto. “Vieni qui e mettiti in ginocchio, bello. Sentiamo quelle belle labbra morbide sulla mia verga.” Deglutì con forza e mi venne di fianco dopo una breve esitazione. Si inginocchiò subito ed io carezzai di nuovo i capelli neri e morbidi che gli coprivano il viso mentre con quelle mani lunghe e sottili cominciava a carezzarmi delicatamente l’asta. Teneva gli occhi abbassati quando tirò il mio sesso verso le sue labbra e cominciò a baciarmi il pene eretto salendo e scendendo lungo la verga. Quando giunse alle palle le leccò pungendo con la lingua il sacco peloso mentre le sue mani menavano abilmente il mio membro palpitante. “Che bello!” Ansimai. “Mmmm, sei uno sporco ragazzino, Roberto. Tu sai veramente come occuparti dell’attrezzo di un uomo. Apri la bocca ed ora mettici dentro la cappella. È ora di succhiare il grosso uccello dello zio.” Il ragazzo spalancò la bocca e con una mano vi guidò dentro la mia verga. L’altra continuava a stringere e strofinare con forza le palle. Sentii il piacevole formicolio che precede l’orgasmo nel mio inguine mentre il bel giovane cominciava a succhiare lentamente la testa del cazzo. La sua lingua carezzava la grossa campana porpora che scivolava tra le sue labbra. Presi nel pugno i suoi capelli neri e lucenti e cominciai a fargli muovere la testa spostando ritmicamente le sue labbra morbide su e giù sulla mia asta. Ne ero affamato: ero nudo ed eretto nel mio soggiorno con un ragazzo nudo ai ...
... miei piedi che aveva appena preso volentieri il mio cazzo duro nella sua bocca. Il ragazzo stava succhiandomi come un piccolo campione. “Oh Roberto!” Gemetti. “Ti sto venendo in bocca.” Afferrai con forza i suoi capelli e cominciai a sgroppare nella sua gola sentendo l’ingresso stretto della sua faringe intorno al mio glande. Roberto tossì ed soffocò, la bava gli correva sul mento e sulle mie palle quando praticamente mi portò nella sua gola sino all’elsa. Era così desideroso di darmi piacere che mi spinse all’orlo. Le mie palle sobbalzarono ed io sparai il mio primo fiotto di sperma nella sua gola. La sua testa diede ancora una scossa ed io gli permisi di togliersi vedendolo tossire e soffocare. Mi strofinai con forza il pene e ne estrassi un altro colpo di sborra che schizzò sulla sua bella faccia. Afferrandolo di nuovo per i capelli spinsi ancora la cappella nella sua bocca. “Succhiami per pulirlo!” Ordinai: “Succhiaci fuori anche l’ultima goccia.” Lui continuò a succhiare, dio lo benedica. La sua bocca bagnata e morbida si muoveva con forza sulla testa del mio attrezzo e mi venne duro per il piacere di vedere la mia sborra scendere sul suo mento. Le sue guance arrossirono mentre mi succhiava avidamente coi suoi begli occhi verdi leggermente chiusi. Una mano mi masturbava delicatamente la base dell’asta mentre ingoiava la cappella. Quelle labbra piene e morbide erano meravigliose e calde sul mio pene palpitante. Sentivo i rapidi sbuffi del respiro ...