Buon Compleanno!
Data: 18/01/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Maxborns4u, Fonte: EroticiRacconti
... passeggero lo prende a due mani e abbassa la testa facendo sparire il glande nella sua bocca. Lo bacia e lo succhia delicatamente. Tenendo la pelle tesa fino in fondo percorre con le labbra tutta la lunghezza del mio membro. Percepisco la cappella toccare il fondo della sua gola per poi uscire e sentire la sua lingua leccarla giro giro.
L'afferro per i capelli e forzo il suo movimento. Le piace. Continua a giocare col mio membro per diversi minuti succhiando, leccando e menandolo. Avrei voglia di venire subito costringendola a ingoiare tutto, ma ho intenzione di mostrare a questa ragazzina impertinente l'esperienza e le capacità di un (quasi) quarantenne, quindi rallento ritmo.
Laura si ferma, mi guarda dritto negli occhi, si appoggia sul sedile e, alzandosi il vestito sopra i fianchi, si sfila il perizoma. Poi si butta su di me salendo a cavalcioni della mie gambe e, incurante del fatto che stò guidando, si punta direttamente cazzo sull'apertura della sua fighetta zuppa, e calandosi rapidamente, se lo infila fino alle palle.
La sua corporatura minuta mi lascia lo spazio per vedere la strada. La mia eccitazione è alle stelle, ma dovendomi concentrare sulla guida, posso lasciarla fare.
Appoggiata sul mio petto muove lentamente il suo bacino avanti e indietro. Sento il rumore dei suoi umori gocciolare e bagnare i miei pantaloni ad ogni spinta. Mugola e ansima vicino al mio orecchio.
Devo concentrarmi sulla strada.
Per fortuna il cambio automatico mi facilita ...
... la guida. Comunque cerco di sbigarmi.
Arrivati a destinazione posteggio la macchina alla benemeglio sul marciapiede. La bacio premendo forte i suoi glutei sui miei fianchi penetrandola fino all'utero. Sgrana gli occhi e sospira.
- "siamo arrivati! Saliamo che staremo più comodi."
Di peso la sposto sul suo sedile. I miei pantaloni sono bagnati e chiazzati dal suo nettare. Chiudo la cerniera ed afferro il suo perizoma abbandonato sul cruscotto. È più zuppo dei miei pantaloni.
Scendo, la prendo per mano e la trascino su per le scale
- "ti sei approfittata di me perché dovevo guidare ma ora tocca a me mantenere la promessa!"
Non volevo dimostrarle quanto ero 'stallone', volevo farla godere. Tanto. Come non aveva mai goduto. Volevo che non si dimenticasse più di me. Volevo che questo fosse il suo metro di misura di tutto il suo sesso futuro.
Entrati in casa, da dietro, l'afferrai per le spalle e, baciandola sul collo, feci scivolare il suo vestito sul pavimento.
Sui tacchi, nuda, davanti a me, mi fermai qualche secondo ad ammirarla.
Pelle olivastra, un culetto tondo e alto. Seno piccolo (giusto una seconda) con capezzoli turgidi che sovrastavano due areole in evidente rilevo. Eccitanti, molto eccitanti. Un ciuffetto nero grande poco più di un unghia appena sopra il suo sesso, è l'unica peluria sul suo corpo.
La sollevo di peso e la poso sul divano. Mi inginocchio davanti a lei e, dopo averle allargato le gambe, appoggio le mie labbra sulla sua vagina. ...